Ambulanze, botte in un reparto del “Cardarelli”: ancora protagonista la Croce San Pio
Ancora un'episodio di violenza e illegalità sulle ambulanze negli ospedali napoletani. Ancora una volta protagonista è la Croce San Pio al centro dell'inchiesta "Croce Nera" di Fanpage.it, dove si evidenziavano una lunga serie di irregolarità di cui l'associazione si è resa protagonista negli ultimi anni. L'aggressione è avvenuta nel pomeriggio di Venerdì 6 agosto, a farne le spese, a come si legge da una denuncia in possesso di Fanpage.it, alcuni volontari della Europ Service, un'associazione privata che si occupa del trasporto infermi. Un volontario sarebbe stato aggredito da 3 appartenenti alla Croce San Pio all'intero di un reparto del "Cardarelli". Alle botte sarebbero seguite le minacce alla vittima: "Chi ti credi di essere? Se ti rincontro ti faccio male". A quanto apprende Fanpage.it anche i 3 uomini della Croce San Pio hanno sporto denuncia per aggressione nei confronti del concorrente.
Aggressione e minacce, anche quelli della San Pio querelano
I fatti, prontamente denunciati ai carabinieri dalla vittima, si sono svolti nel padiglione B dell'ospedale "Cardarelli" il più grande del Sud Italia. Il volontario di Europ Service, su richiesta di intervento fatta privatamente da una paziente che doveva essere dimessa, si è recato nella stanza della degente, di circa 80 anni, per prelevarla e portarla a casa con l'ambulanza. Ma giunto in prossimità della stanza il volontario, da quanto si legge dalla denuncia, sarebbe stato aggredito da 3 persone, che avrebbe poi riconosciuto come appartenenti alla Croce San Pio. L'uomo sarebbe stato colpito da diversi pugni alla testa, l'aggressione sarebbe stata mitigata dall'intervento dei colleghi del volontario che si sono interposti agli aggressori.
La vittima denuncia anche di aver subito minacce da quelli di Croce San Pio: "Chi ti credi di essere? Io ti ammazzo, se ti rincontro ti faccio male", avrebbe gridato uno degli aggressori. Da parte loro i 3 uomini della San Pio hanno sporto querela contraria al volontario di Europ Service denunciando a loro volta di essere stati aggrediti. Sarà la magistratura ad appurare come stanno le cose.
L'inchiesta "Croce Nera" di Fanpage.it aveva mostrato una parte degli illeciti di cui si sarebbero resi protagonisti quelli dell'associazione. Minacce a mano armata, ed ancora, la corruzione dei vigilantes per accaparrarsi le chiamate dei pazienti, il trasporto illegale di persone decedute dall'ospedale alle loro abitazioni, tutto pagato profumatamente fino a 2.000 euro. Tra le altre cose, l'inchiesta di Fanpage.it aveva mostrato che la Croce San Pio aveva un vera e propria base operativa all'interno del Cardarelli da dove esercitava una posizione di monopolio a danno di tutti gli altri gestori di ambulanze private. Una circostanza del tutto illegale, visto che la legge prevede che le ambulanze private non possono sostare ne nell'ospedale e nemmeno nei pressi della struttura.
Il Cardarelli: "Inviati gli atti alla procura, la sicurezza interna è al lavoro"
Nel marzo scorso, a seguito anche di diverse interrogazioni parlamentari presentate al Ministro della Salute Roberto Speranza sulle attività della Croce San Pio, la direzione dell'ospedale "Cardarelli" guidata da Giuseppe Longo, aveva annunciato l'avvio di una indagine interna per appurare gli illeciti mostrati nell'inchiesta. "L'esito dell'inchiesta interna e le successive risultanze sono state inviate a tutti gli organi competenti" fanno sapere dall'ufficio stampa del Cardarelli.
Nello specifico dei fatti del 6 agosto, l'ospedale contattato da Fanpage.it fa sapere che: "La sicurezza interna è al lavoro. A noi risultano due denunce contrapposte, le due parti si sono denunciate a vicenda. Il responsabile della sicurezza è al lavoro per assumere tutti le notizie del caso e successivamente ci riserviamo di informare le autorità competenti. Noi abbiamo rafforzato le misure di sicurezza contro la presenza delle Croci private, abbiamo inasprito il regolamento, stiamo facendo tutto il possibile per risolvere questa situazione".
Dalla ricostruzione dei fatti compiuta dagli uffici dell'ospedale emerge che il personale della Croce San Pio era all'interno dell'ospedale per rispondere a un'altra chiamata di un cliente privato nello stesso reparto. "Stiamo approfondendo, il personale delle due associazioni era presente nell'ospedale per rispondere a due diverse chiamate private da parte dei pazienti. Si sono incontrati nelle scale e da lì c'è stata poi la rissa. Sul posto è intervenuta anche la Polizia." fanno sapere dal Cardarelli.
Denunce e interrogazioni parlamentari, ma nulla è cambiato
Le indagini in corso sugli illeciti legati ai trasporti di infermi delle ambulanze private sono diverse. Quella che ha prodotto sicuramente più risultati fino ad ora è quella della Polizia Municipale del Comune di Napoli che ha bloccato in diverse circostanze le ambulanze della Croce San Pio sprovviste della documentazione a norma di legge, fino ad arrivare a numerosi sequestri. L'ultimo episodio in ordine temporale è quello che racconta di un'ambulanza della Croce San Pio che ha investito un poliziotto del commissariato Arenella che provava a fermare il mezzo per permettere il soccorso ad un'anziana colta da malore.
Ciò che lascia davvero increduli è come sia possibile che all'interno dei più grandi ospedali di Napoli – l'inchiesta di Fanpage.it mostrava anche le attività della Croce San Pio all'Ospedale del Mare – possano avvenire episodi di questo tipo nonostante le continue denunce comprovate che vengono presentate all'autorità giudiziaria ed alla Procura della Repubblica di Napoli da mesi. Gli appelli alla magistratura e alle istituzioni per fare luce sull'operato della Croce San Pio sono tantissime: interrogazioni parlamentari del senatore Sandro Ruotolo e del deputato Andrea Caso, appelli alla magistratura da parte del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e del presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra, appello al Comune di Napoli per revocare le licenze da parte del consigliere del Pd Federico Arienzo. Ad oggi però nulla è cambiato.