Alluvione del 2022 a Ischia: verso la fine dello stato d’emergenza. Legnini: “Servirebbe più tempo”
Sarebbe prevista per il 30 novembre 2024 la fine dello stato d'emergenza per l'alluvione di Ischia del 2022 che causò morti, feriti ed ingentissimi danni soprattutto nel Comune di Casamicciola. A guidare il commissariato di governo è stato in questi anni Giovanni Legnini, che ha guidato dal 2022, anche il commissariato straordinario post sisma del 2017, che causò il crollo di numerose case, la morte di 2 persone e 42 feriti.
Legnini ha unito le competenze sia sul post terremoto che sul post alluvione diventando negli ultimi anni il punto di riferimento per i lavori di messa in sicurezza del territorio che hanno riguardato l'isola, spesso al centro di annosi dibattiti rispetto al fenomeno dell'abusivismo edilizio che ha finito per acuire i danni delle calamità naturali. A poche settimane dalla fine dello stato d'emergenza, Fanpage.it ha intervistato il "super commissario" di Ischia tracciando un bilancio di quanto è stato fatto, ma anche di quello che ancora si deve realizzare.
Commissario andiamo verso la fine dello stato d'emergenza post alluvione, ci dice cosa è stato fatto e cosa c'è ancora da fare?
Una parte importante delle attività emergenziali è stata portata avanti, realizzata, con esiti assolutamente favorevoli. Quelle immagini disastrose che abbiamo visto tutti sono superate da tempo. L'attività molto complessa di riduzione del rischio, e nel contempo di prevenzione rispetto ad altri fenomeni o eventi di natura analoga, è molto avanzata ma deve essere ancora completata. Su 206 interventi, su tutti e 6 i Comuni dell'isola, la metà dei quali nel Comune di Casamicciola, noi abbiamo completato 95 interventi, abbiamo altri 30-35 interventi in corso, altrettanti da avviare, una cinquantina in progettazione, insomma è un'opera che va avanti.
È vero che abbiamo superato la fase acuta, più dolorosa dell'emergenza, ma forse qualche mese in più di durata dell'emergenza sarebbe necessaria, sarebbe opportuna. E' una scelta politica, spetta al Ministro Musumeci, al governo, al parlamento, per quanto riguarda la mia funzione quale commissario all'emergenza, se si dovrà chiudere si chiuderà se ci sarà da andare avanti e avere qualche tempo in più forse sarà meglio per i cittadini e per il territorio.
Lei ha seguito anche il post terremoto del 2017, qual è l'opera più importante fatta e quella ancora da realizzare?
L'attività di ricostruzione post sisma quando io arrivai sull'isola a primavera del 2022, era completamente ferma. Io iniziai l'opera di semplificazione e arrivò l'alluvione e la frana a novembre 2022. Da quel momento in poi l'opera di ricostruzione dei due eventi sono connesse. Noi nell'ultimo anno abbiamo avviato opere molto importanti, circa 5 scuole sono in fase di ricostruzione, per la ricostruzione privata abbiamo finanziato più di 100 edifici, ma il grosso deve essere realizzato e deve essere fatto in base al piano di ricostruzione che per legge spetta alla Regione Campania deve ancora adottare in via definitiva.
Ci stiamo confrontando con loro in maniera assidua, io mi auguro che nel giro di un mese o due si possa chiudere anche questo capitolo. Ciò che si può sanare a legislazione invariata si sana, ciò che non si può sanare non si sana, faremo un piano di messa in sicurezza del territorio, con demolizioni negli alvei e delocalizzazioni nelle aree a rischio, su questo stiamo lavorando molto, occorre il suggello finale del piano di ricostruzione, dopodiché questa ricostruzione, post sisma e post frana integrata, diventerà matura.
Il tema dell'abusivismo quando si parla di Ischia è un tema che pesa, secondo lei quanto è stato importante rispetto ai danni causati dalle catastrofi naturali?
Se si dice, come qualcuno ebbe a dire, che l'abusivismo edilizio, quindi una attività illegittima in sé, è causa del dissesto idrogeologico, si dice una cosa non vera, o per larga parte non vera, se invece si parla a riguardo dei danni, degli effetti allora questo c'entra. E noi nel progettare questa ricostruzione, la più difficile, io ne ho fatte tante ma questa è sicuramente stata la più difficile di tutte, teniamo conto del fatto che quelle situazioni di rischio non si potranno più verificare su quel territorio, e non consentiremo al ricostruzione dove non è possibile ricostruire. Sa qual è l'opera più importante della post emergenza che noi abbiamo fatto? Oltre al dragaggio del porto, è stato ripulire gli alvei, stanno rivenendo fuori in quest'opera di ripulitura degli alvei, le antiche briglie che erano state sepolte dall'incuria e dalla mancanza di manutenzione.
Sui cambiamenti climatici voi avete sottoscritto un protocollo d'intesa con la Banca Europea per gli Investimenti, ce ne parla?
Noi abbiamo fatto di più, grazie a un dono della BEI, che è la banca europea per il clima, grazie a questo atto di generosità ci siamo muniti in virtù dell'apporto di scienziati e climatologi, di uno studio sull'impatto dei cambiamenti climatici sull'isola. Nei progetti di ricostruzione bisognerà tenere conto delle previsioni sull'impatto dei cambiamenti climatici. Non è un'innovazione da poco questa, e credo che sia una innovazione che prima o poi bisognerà applicare a tutti gli interventi pubblici. Sui cambiamenti climatici c'è stato ampio dibattito, ma penso che tutti siamo d'accordo sui danni che provocano.
Nell'ambito del piano di prevenzione rientrano anche le esercitazioni che coinvolgono la popolazione civile, ne avete in programma una con la Protezione Civile, ce la illustra?
Sì, innanzitutto provo a spiegare questa cosa dell'esercitazione con la Protezione Civile, occorre ricordare che noi stiamo realizzando, e siamo alle battute finali, mi auguro che ci riusciremo prima della fine dello stato d'emergenza, un piano intercomunale unico di Protezione Civile. Questi piani non c'erano oppure erano fatti sulla base di ogni singolo Comune, addirittura il Comune di Casamicciola non lo aveva proprio, noi ne stiamo realizzando uno per tutti e 6 i Comuni dell'isola. Poi bisognerà testarlo, bisognerà vedere se le previsioni di allerta e di tutto ciò che il piano prevede hanno un'efficacia, funziona e viene compreso dalla cittadinanza. L'esercitazione di Protezione Civile a cui si riferisce si iscrive in questo contesto, a conclusione di questo processo. Per la data credo che si farà a novembre, bisognerà definirla anche con i vertici della Protezione Civile, ma abbiamo immaginato di farla a ridosso dell'approvazione del piano unico intercomunale di Protezione Civile, durante il mese di novembre.