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Covid 19

All’Ospedale del Mare di Napoli, pronto soccorso in emergenza: finiti i tamponi Covid rapidi

All’ospedale di Ponticelli i pazienti sospetti Covid ricevono solo il tampone antigenico che restituisce un risultato approssimativo. L’ospedale diventa luogo di contagio. Le aree Covid e non Covid divise da pezzi di stoffa, la situazione è di piena emergenza.
A cura di Antonio Musella
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A fronte di un aumento dei contagi in Campania, che secondo l'ultimo bollettino della Regione registra oltre 9.000 positivi nell'ultimo giorno, a fronte di 111 mila tamponi, l'ospedale del mare di Napoli vive un momento di profonda emergenza. A quanto apprende Fanpage.it, nel pronto soccorso del nosocomio di Napoli est sono terminati i tamponi molecolari rapidi, quindi i pazienti sospetti Covid possono essere sottoposti solo a tampone antigenico, che soprattutto contro la variante Omicron, restituisce un elevato numero di "falsi positivi" e "falsi negativi". Una situazione che si somma alla divisione dell'area Covid e non Covid assolutamente approssimativa con dei semplici paravento di stoffa che separano le aree occupate da pazienti Covid da quelle occupate dai pazienti negativi. Uno scenario molto pesante per l'ospedale che più di ogni altro deve fronteggiare una carenza di personale pesantissima.

Non ci sono più tamponi: l'ospedale diventa luogo di possibile contagio

A quanto apprende Fanpage.it da fonti interne alla struttura, nel pronto soccorso dell'Ospedale del Mare sono terminati i tamponi molecolari rapidi. In uso restano solo i tamponi antigenici che sono però poco affidabili perché forniscono un elevato numero di "falsi positivi" e "falsi negativi". I pazienti dopo il tampone antigenico vengono spostati in reparto dove, a causa della fallace diagnosi, rischiano di infettarsi accanto ai pazienti a cui è stato già diagnosticato il Covid. Una situazione che rende l'ospedale un possibile pabulum di contagio piuttosto che un luogo dove combattere il virus.

L'emergenza tamponi è aggravata anche dalla promiscuità con cui le aree dedicate ai pazienti Covid e quelle dedicate ai pazienti non Covid sono suddivise. Dei semplici semparè di stoffa dividono le due aree, rendendo il contagio molto più frequente tra le aree sporche e quelle pulite. Uno scenario oggettivamente emergenziale, aggravato dalla carenza di personale con cui la struttura fa i conti sin dall'inizio della pandemia. A fronte di un pronto soccorso nel caos, nell'area Covid sono state aperte le terapie intensive dell'ospedale modulare costruito nel parcheggio dell'ospedale del mare, nonostante il numero di pazienti intubati in tutta la Campania sia assolutamente bassissimo, appena 37. Scarseggiano invece i posti di terapia sub intensiva, che non possono essere potenziati nell'ospedale a causa della carenza di personale.

tenda che separa l'are Covid dall'area non Covid
tenda che separa l'are Covid dall'area non Covid

Le denunce dei sindacati: "Pazienti ammassati insieme"

Nei giorni scorsi la Cisl e la Uil avevano denunciato con forza con alcune note lo stato di piena emergenza in cui si trova la struttura. "I pazienti attendono giorni ammassati tutti insieme al pronto soccorso prima di ricevere una destinazione" è la denuncia dei Sindacati che sottolineano come la carenza di personale a cui l'ASL Napoli 1 non ha mai saputo fare fronte, renda la gestione di questa fase dell'emergenza pandemica all'ospedale del mare particolarmente drammatica. Nell'ultima settimana intanto si registra un'impennata di aumento dei contagi tra il personale medico sanitario della struttura che sta contraendo il Covid a contatto con i pazienti proprio nelle aree di pronto soccorso e Obi. La direzione ha imposto il divieto di consumare pasti tra i reparti per il personale per provare ad arginare l'aumento dei contagi. Dal 1° gennaio sono annunciati rinforzi del personale, ma non ci sono conferme sui tempi di entrata in servizio, e soprattutto i giorni intorno a Capodanno con un prevedibile aumento del flusso dei pazienti, rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione. A quanto apprende Fanpage.it tutte le aree afferenti al pronto soccorso della struttura sono in sofferenza, quasi la totalità dei pazienti ricoverati con Covid sono tutti non vaccinati, mentre i vaccinati che risultano positivi lo scoprono per caso, recandosi all'ospedale per altre patologie.

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