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Quando Alex Schwazer disse: “Non sono napoletano”. Poi le scuse e le polemiche

“Fidati di me: sono altoaltesino, mica napoletano”: Le parole di Alex Schwazer nel giugno 2012 e rese pubbliche nel 2013 durante le indagini per doping, fecero scalpore. Patrizio Olivo lo apostrofò come razzista, Gianni Malagò parlò di “tristezza infinita”. L’atleta di scusò poi pubblicamente quando le frasi divennero pubbliche.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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«Posso giurarti che non ho fatto niente di proibito. Ti ho dato la mia parola e non ti deluderò. Sono altoatesino, non sono napoletano». Furono queste le parole che Alex Schwazer, marciatore italiano, campione olimpico della 50 km a Pechino 2008,  scrisse in una email a Pierluigi Fiorella, medico della FIDAL, il 28 giugno 2012. Parole che vennero a galla solo successivamente, quando cioè l'atleta altoatesino venne travolto dal primo scandalo doping che lo riguardava.

Parole che sollevarono un putiferio nel giugno 2013, quando le indagini divennero di pubblico dominio: lo scambio di mail era avvenuto pochi giorni prima dei controlli che portarono alla squalifica per doping, che lui stesso poi avrebbe ammesso in lacrime ad agosto in conferenza stampa. Ma quelle parole scatenarono l'ira dei napoletani, e non solo.

Lo stesso Alex Schwazer volle scusarsi pubblicamente, spiegando:

Voglio bene a Napoli ed ai napoletani; ho un bellissimo ricordo di una gara a Napoli vinta nel 2010. Estrapolare, come è avvenuto, da una mia breve dichiarazione, dove volevo semplicemente e scherzosamente dire che non possiedo doti di furbizia, una mia mancanza di stima verso i napoletani è offensivo per i miei sentimenti di rispetto verso Napoli e i suoi cittadini.

Ma quelle parole, per molti, furono presa per un'offesa gratuita. Patrizio Oliva, campione olimpico di boxe e napoletano verace, prese una posizione netta nei confronti dell'atleta altoatesino: «Ma come si permette? Penso che Schwazer, dopo quello che ha fatto dovrebbe chiudersi in casa e non uscire più per la vergogna. E invece dimostra non solo di essere uno sportivo scorretto ma anche un razzista». Anche il presidente del Coni Gianni Malagò rimase "sorpreso" da queste affermazione di Schwazer, parlando di "tristezza infinita" e sostenendo che «avesse offeso tutti, non solo i napoletani».

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