Alessandro Siani sceglie le musiche di Geolier per “20 anni di Fiesta” e spiega perché
«Forse Geoelier non è figlio di Fiesta, ma di sicuro è nello stato di famiglia». Alessandro Siani a Fanpage.it sintetizza con una delle sue battute il rapporto con Emanuele Palumbo, in arte Geolier, il rapper napoletano re delle classifiche e delle presenze ai concerti.
Il comico e il cantante collaboreranno in uno show che per Siani rappresenta più di un semplice appuntamento col pubblico: "20 anni di Fiesta", celebrazione sul palco dei due decenni passati dal primo grande show ambientato in un vagone della metropolitana di Napoli che a suon di sold-out rese Siani uno degli artisti più amati. Saranno di Geolier le musiche dello spettacolo celebrativo di "Fiesta" che Siani farà esordire al Teatro Diana, insieme a Francesco Albanese, a partire dal giorno di Natale di quest'anno.
L'attore in questo periodo è impegnato sia nella regia del musical tratto dalla serie tv "Mare Fuori" che nella conduzione di "Striscia la notizia" su Canale 5 insieme a Vanessa Incontrada. Del rapporto col rapper di Secondigliano racconta a Fanpage.it:
Geoelier è sempre stato molto affettuoso con me e conosce a memoria "Fiesta".Mi raccontò che il linguaggio che io concepì per quello spettacolo fu di grande ispirazione nella suo percorso artistico. Ed ecco che ho pensato a lui.
Secondo me oggi è la persona giusta per condividere un linguaggio universale: unire la comicità e la musica; battute comiche dal ritmo serrato fuso al sound metropolitano di Geoelier.I vent'anni di Fiesta non potevano essere festeggiati senza il contributo musicale di un artista che insieme a pochissimi altri riesce ad esprimere al meglio il mondo giovanile.
Lo spettacolo di Siani è diventato negli anni il primo social-show napoletano: si è tramutato in uno spezzatino di battute diffuse sui social, su youtube, in mini-video da condivere su Whatsapp e TikTok. Perfino in magneti da frigo e cornicette-souvenir con le battute. Siani ne è cosciente e si lascia andare ad un amarcord che probabilmente sarà parte anche dello spettacolo di dicembre:
Fiesta fu espressione dei ragazzi, non solo quelli di Napoli.
Furono delineati i tic ed i tormentoni di una generazione ancora fresca e ignara del potere del cellulare, dove Youtube era il massimo della trasgressione, Facebook un miracolo senza precedenti. Un altro mondo ma in fondo il nostro, perché creato da noi.