Alessandra Clemente si dimette da assessore. Da oggi è candidata a sindaco di Napoli a tempo pieno
Alessandra Clemente ha presentato oggi le proprie dimissioni da Assessore comunale con una nota inviata al sindaco Luigi de Magistris. Da oggi dunque sarà "a tempo pieno" candidata alla poltrona di sindaco di Napoli nell'area progressista alle elezioni Amministrative del prossimo autunno.
Il primo commento della ormai ex assessora alla Polizia Municipale, ai Giovani e al Patrimonio comunale:
Termina oggi la mia esperienza da assessore comunale. Negli ultimi otto anni ho svolto questo ruolo con tenacia, passione e abnegazione, non lesinando tempo ed energie in nome del mandato che mi è stato affidato, a servizio della città di Napoli. Ringrazio Luigi de Magistris per l’impareggiabile fiducia accordata nel 2013 a una ragazza di 25 anni, tutti i colleghi e il personale degli uffici del Comune che mi hanno accompagnato nel corso di questa lunga esperienza istituzionale.
Anche il sindaco partenopeo a sua volta è candidato: Luigi De Magistris concorrerà infatti alle prossime Elezioni Regionali in Calabria come aspirante presidente della regione meridionale.
Lega: "Finalmente Clemente è andata via"
Severino Nappi, consigliere regionale della Lega e coordinatore della lista Prima Napoli commenta così le dimissioni dell'assessora:
Seppur in notevole ritardo, Clemente si è finalmente decisa a lasciare l’incarico di assessore a Palazzo San Giacomo, rassegnando le dimissioni. In questo fa meglio del suo mentore, Luigi De Magistris, che candidato alla Presidenza della Calabria e in campagna elettorale da oltre sei mesi, non è stato sfiorato nemmeno dall’idea di abbandonare la poltrona di sindaco.
Quando lo farà? Napoli naviga a vista da troppo tempo, abbandonata a se stessa da una fascia tricolore che da gennaio scorso preferisce frequentare i lidi calabresi e i talk show a caccia di consensi, invece di occuparsi della terza città d’Italia e delle sorti dei partenopei. Per quanto ancora si protrarrà l’agonia dell’amministrazione più tragica che Napoli ricordi?