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Su TikTok ora compare addirittura un inquietante album delle figurine dei camorristi

La denuncia del consigliere regionale Severino Nappi: “Sui social pubblicizzate le cosche dell’area Nord di Napoli. Pronta denuncia in Procura”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il post pubblicato dal consigliere regionale Severino Nappi su Facebook
Il post pubblicato dal consigliere regionale Severino Nappi su Facebook

Un inquietante "album di figurine" dei camorristi è comparso nelle ultime ore su TikTok. Nei post sulle pagine social che inneggiano ai clan di Napoli Nord compaiono i video con i volti sorridenti dei camorristi. Un messaggio invita a condividere e far crescere i follower, in modo da aggiungere al macabro album nuove figurine. A denunciare la deriva vergognosa sul popolare social network cinese è il consigliere regionale Severino Nappi (Lega), che ha ha pubblicato un post sulla sua pagina Facebook. "Un vero e proprio album dei clan – scrive Nappi – È quanto ho intercettato su alcuni profili di TikTok, i cui gestori pubblicizzano – nel senso pieno del termine – cosche dell’area nord di Napoli, quella della Vanella Grassi, che definiscono la ‘Sparta di Secondigliano’, e quella degli Amato-Pagano". Nappi ha annunciato che depositerà presto una denuncia alla Procura della Repubblica su questa vicenda.

"L'inquietante messaggio: condividete i post"

"Le immagini proposte sono inequivocabili – prosegue il consigliere regionale Severino Nappi – e riguardano i componenti delle suddette organizzazioni camorristiche. Ancor più inquietante il messaggio che invita a condividere i post, con l’obiettivo di aumentare i follower, solo così si aggiungeranno altri personaggi alla lista". Tra i messaggi che accompagnano i post con i volti dei camorristi, infatti, ce n'è anche uno con l'invito inquietante:

Condividete e fate seguire. Devono crescere soprattutto i Follower e le visualizzazioni su ogni video. Più crescono e più presto si passerà al prossimo personaggio, possiamo mettere anche due al giorno se ogni ultimo video raggiunge i risultati dei primi.

"Siamo di fronte all’ennesimo gravissimo episodio di celebrazione della malavita – conclude Nappi – che segnaliamo prontamente alle autorità preposte, affinché si chiudano immediatamente questi profili e si indaghi sull’accaduto. Si tratta di un’azione inqualificabile che loda le gesta nefande di un manipolo di malavitosi, oltre ad arrecare un pesantissimo danno di immagine alla città, oltre che offendere tutti i cittadini perbene, che rappresentano la stragrande maggioranza dei partenopei".

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