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Al Vomero 8 case di ex custodi occupate: “Hanno le chiavi delle scuole, pericolo per i bimbi”

Indagine della Corte dei Conti: “Situazione di potenziale pericolosità”. L’elenco delle scuole con immobili occupati.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Sono 8 le case occupate degli ex custodi di scuole e uffici del Comune nel solo quartiere del Vomero finite nel mirino della Corte dei Conti della Campania. Si tratta delle abitazioni annesse agli edifici scolastici, che dopo il pensionamento o la morte dei guardiani sono rimaste occupate dalle loro famiglie. Sulla vicenda è aperta un'inchiesta della Procura della Corte dei Conti della Campania, affidata al pm contabile Ferruccio Capalbo, che oggi ha emesso un invito a dedurre per una serie di amministratori pubblici del Comune di Napoli e della società Napoli Servizi relativamente alla sola casa occupata dell'ex custode del plesso scolastico “Caccavello”, del 36° Circolo Didattico Statale “Luigi Vanvitelli”, in Via Annibale Caccavello 4.

L'abitazione, in questo caso, secondo quanto ricostruito dalla Procura contabile, sarebbe stata occupata dall'ex custode anche dopo il pensionamento, avvenuto nel 1988, e poi ancora dai suoi familiari dopo la morte dell'ex guardiano nel 2010. Per la vicenda la magistratura contabile contesta un presunto danno erariale di 92.349,69 euro. Tutti gli invitati a dedurre avranno 45 giorni per presentare le loro controdeduzioni.

Ma l'inchiesta è molto più ampia e nel mirino della Corte dei Conti – indagini delegate alla Compagnia di Napoli Vomero dei carabinieri –  come detto, ci sarebbero al momento, a quanto apprende Fanpage.it da fonti accreditate, 18 ex case di custodi, non solo di scuola, ma anche di altri uffici, nella zona del Vomero. Proprio da questo quartiere, infatti, è partita l'inchiesta, dopo una denuncia fatta lo scorso febbraio dal parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi Sinistra) e dal consigliere della V Municipalità Rino Nasti. Il Comune di Napoli, ad ogni modo, già dallo scorso anno aveva acceso i riflettori sulla vicenda, disponendo una task force, come anticipato qualche settimana fa da Fanpage.it, per verificare lo stato dell'arte.

Case ex custodi occupate: “Una situazione di potenziale pericolosità”

Dopo la denuncia, che chiedeva alla procura contabile di analizzare lo stato dell'arte sulle case degli ex custodi occupate, di cui il Comune si stava interessando dal 2012, sono stati effettuati nuovi controlli dai militari dell'Arma. È emerso che ci sarebbero altre case occupate da terzi, soprattutto all'interno delle scuole.

Un fenomeno che preoccupa la Corte dei Conti, perché, come nel caso della casa della scuola Vanvitelli, spesso queste abitazioni si trovano:

“all’interno dello stesso plesso scolastico, in prossimità delle aule didattiche, comportando la stabile presenza di soggetti “terzi” rispetto al personale scolastico, a contatto con gli alunni”.

Nel caso del plesso Caccavello, ad esempio, scrivono i magistrati nell'invito a dedurre,

“per accedere al “proprio appartamento”, devono necessariamente utilizzare il cancello di accesso alla scuola medesima, di cui possiedono le chiavi. Ciò comporta la possibilità concreta che il predetto cancello possa essere aperto in qualsiasi momento, creando, in tal modo, una situazione di potenziale pericolosità. Si consideri, infatti, che trattasi di una scuola dell’infanzia e primaria”.

In altri casi è stato rilevato che i parenti dell’occupante abusivo dell’ex alloggio del custode, quando vanno a fargli visita parcheggerebbero l'auto negli spazi comuni della scuola e questo avrebbe causato anche disagi nello svolgimento delle “prove di evacuazione”. Mentre in un'altra scuola, l'occupante abusivo per molto tempo sarebbe stato in possesso dei codici di allarme dell’edificio, solo recentemente modificati.

Le scuole e gli uffici nel mirino della Corte dei Conti

Al momento dei controlli dei carabinieri, sono stati scoperti diversi alloggi ex custode occupati sine titulo. Alcuni di questi sono stati poi liberati, dopo i sopralluoghi, dagli occupanti. Altri, invece, sono ancora occupati. Ecco, di seguito, alcune delle scuole nel mirino dei carabinieri:

  1. 38°Circolo Didattico “Giuseppe Quarati”, sede di Napoli via P. Tosti 9;
  2. 38°Circolo Didattico “Giuseppe Quarati”, sede di Napoli via Aniello Falcone 260;
  3. I.C. Sabatino Minucci – plesso sito in Napoli alla Via Bernardo Cavallino 61. Questo alloggio sarebbe stato rilasciato dagli occupanti nel mese di giugno a seguito di emissione ordinanza di sgombero;
  4. I.C. “Cesare Pavese”, plesso “E. Nobile” sito in Napoli alla via Ussani 5.
  5. 84° Circolo Didattico Statale “E.A. Mario”, sede di Napoli via U. Improta 12. Tale alloggio è stato spontaneamente rilasciato dagli occupanti nel mese di luglio;
  6. I.C. “Ignazio di Loyola”, in via S. Ignazio di Loyola 3: alloggio ex custode risultato occupato sine titulo al momento del controllo;
  7. 36° Circolo Didattico Statale “L. Vanvitelli” – plesso “Caccavello” sito in Napoli alla via A. Caccavello 4
  8. Ma anche la sede della Municipalità 5 di Napoli al Vomero, in Via Morghen 84. Quest'ultima sede anche della Polizia Locale. Per accedere alla casa dell’ex custode (in pensione dal 2008 e invalido civile) bisogna passare nel parcheggio del garage al 3° livello e poi aprire la porta di emergenza. Ci sono etichette che indicano il “residente” per raggiungere l’abitazione e il citofono.
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