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Al Ruggi di Salerno un macchinario per curare tumori alla prostata: “Evita gli interventi”

All’ospedale di Salerno un nuovo macchinario per i tumori alla prostata: servirà ad evitare gli interventi chirurgici, agendo solo sulla parte compromessa.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un nuovo macchinario per la cura al tumore alla prostata all'ospedale di Salerno: servirà, spiega il nosocomio, ad evitare inutili interventi chirurgici, irradiando solo la parte interessata della prostata, evitando così che vengano coinvolti inutilmente la vescica e il retto. Quest'oggi sono state eseguite le prime due somministrazioni all'interno del Reparto di Radioterapia dell'Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno, diretto dal dottore Davide di Gennaro.

L'apparecchio è di quelli di tipo radioterapico, vale a dire cioè che irradia ad alte dosi i tumori alla prostata, evitando così interventi chirurgici invalidanti per l'asportazione manuale dello stesso. "In cinque sedute", spiega l'ospedale, "un ecografo riesce a centrare e a mirare con radiazioni molto intense e potenti, soltanto la parte compromessa dal tumore, risparmiando la vescica e il retto, con risultati ottimi, paragonabili a quelli di un intervento chirurgico". La direzione strategica dell'ospedale si è detta "molto soddisfatta" per questa nuova tecnica, "che andrà a migliorare le prestazioni sanitarie e le aspettative di vita dei pazienti". Per accedere alla nuova pratica medica, servirà l'impegnativa per visita radioterapica, in seguito alla quale il paziente, fa sapere l'ospedale, "verrà valutato e sottoposto a specifici esami di procedura".

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