Al Comune di Caserta manca personale, richiamato a lavoro ex dirigente indagato per appalti pilotati

Il sindaco di Caserta Carlo Marino, con una delibera dello scorso 6 ottobre, ha richiamato a lavoro un ex dirigente comunale, ora in pensione, che nel dicembre del 2021 venne coinvolto in una inchiesta su appalti pilotati, inchiesta nella quale è indagato anche lo stesso primo cittadino di Caserta. L'ex funzionario – che è andato in pensione nel luglio scorso – venne sottoposto nel dicembre dello scorso anno agli arresti domiciliari, per poi essere rilasciato e indagato a piede libero. Ora, il sindaco Marino lo ha richiamato a lavoro con un incarico di collaborazione a titolo gratuito, con un rimborso per le spese sostenuti per recarsi presso gli uffici del Comune, motivando la richiesta con una carenza di personale.
L'inchiesta sugli appalti pilotati a Caserta
Le indagini che portarono all'arresto dell'ex funzionario del Comune, ma anche di altri dirigenti e politici, tra cui Antonio Raiano e Igino Faiella, rispettivamente all'epoca dei fatti sindaco e comandante della Polizia Municipale di Curti, cittadina nella provincia di Caserta (tutti finiti ai domiciliari e ora indagati a piede libero) sono partite nel 2017 e si trovano ora in fase di udienza preliminare: il prossimo dibattimento è stato fissato davanti al gup Anna Tirone tra qualche giorno, il prossimo 20 ottobre. Secondo gli inquirenti, tutti gli indagati, tra cui, come detto, figura anche il sindaco Marino, sono ritenuti responsabili del cosiddetto "sistema Savoia", dal nome dell'imprenditore Carlo Savoia (l'unico che all'epoca finì in carcere, poi ai domiciliari, ora indagato), ritenuto l'ideatore di un sistema in grado di pilotare gare d'appalto allo scopo di aggiudicarsele.