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Al Cimitero di Poggioreale c’è la tomba di Antonio Petito, il più grande Pulcinella di Napoli

A riscoprire la tomba del grande interprete teatrale napoletano, uno dei più grande a vestire i panni di Pulcinella, è stata l’associazione “Figli del Sud, popolo sovrano”.
A cura di Valerio Papadia
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Il Cimitero Monumentale di Poggioreale, arroccato sull'altura che dà accesso alla zona Nord della città, è il più grande cimitero di Napoli e tra i più grandi d'Europa: al suo interno si possono trovare le tombe di personaggi illustri, che hanno fatto la storia della città e non solo, da Totò a Enrico Caruso, passando per Benedetto Croce ed Enrico De Nicola. Non tutti sanno, però, che al cimitero di Poggioreale è sepolto anche Pulcinella, o meglio, quello che è considerato il più grande interprete della maschera caratteristica napoletana: stiamo parlando dell'attore teatrale e drammaturgo Antonio Petito.

A riscoprire la tomba del grande artista partenopeo è stata l'associazione "Figli del Sud, popolo sovrano". Il presidente dell'associazione, Massimiliano Grillo, ha così commentato la vicenda:

Siamo veramente onorati, sono simboli di Napoli conosciuti in tutto il mondo che non possono morire nella nostra memoria, ma vanno commemorati. Pulcinella è la maschera più famosa del mondo, si tratta della rappresentazione dell'uomo comune, consapevole dei suoi mille problemi da dover affrontare e che riesce a venirne fuori sempre con umorismo, ironia ed una impetuosa determinazione

Chi era Antonio Petito, morto mentre recitava sul palco

Nato il 22 giugno del 1822, Antonio Petito era figlio d'arte, visto che anche suo padre Salvatore è stato un grande interprete di Pulcinella, mentre sua madre, donna Peppa, aveva un baraccone nel quale si mettevano in scena spettacoli per il popolo. Antonio – soprannominato Totonno o' pazzo – cresce dunque a pane e teatro: fu proprio il papà, sul palco del Teatro San Carlino, a cedergli la maschera di Pulcinella; nel teatro partenopeo – che sorgeva in piazza Municipio e ora non esiste più – Antonio Petito si esibirà più volte, diventando uno dei più grandi interpreti del teatro napoletano dell'Ottocento, e non solo.

Nonostante fosse praticamente analfabeta, Petito fu anche drammaturgo. Il 24 marzo del 1876, a 54 anni, Antonio Petito morì per un attacco di cuore mentre recitava sul palco: a causa delle sue idee liberali, la Chiesa gli negherà i conforti religiosi in punto di morte.

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