Al Carnevale di Scampia carri allegorici contro la guerra in Ucraina. “Bruciato” anche Salvini
Carri allegorici contro la guerra in Ucraina e per la pace nel mondo, tra coriandoli, fumogeni e tantissimi bambini vestiti con i costumi in maschera, accompagnati dai loro genitori. A Scampia è andata in scena questa mattina la 40esima edizione del Carnevale del Gridas, una grande festa che ogni anno tiene banco nel weekend che precede il martedì grasso, e che è tornata dopo una pausa dovuta alla pandemia del Coronavirus. Allo stadio Antonio Landieri, punto di arrivo del corteo dei carri, è stato issato un grande striscione con la scritta "Arrevotiamoci contro la guerra", in napoletano, ossia, "ribelliamoci contro la guerra". Tante le tematiche che hanno trovato spazio all'interno dei carri allegorici: dalla guerra tra Russia e Ucraina, appunto, al Coronavirus, alla lotta contro il razzismo, alle battaglie ambientaliste per salvare il mondo, ma anche contro femminicidi e speculazioni.
"Bruciato" anche Salvini
Il Carnevale si è concluso con il tradizionale rogo del carro che ha la funzione di allontanare le sventure e le negatività. Su uno dei carri finiti nel falò anche l'immagine del volto di Matteo Salvini, leader della Lega, "bruciato" simbolicamente per esorcizzare le sue politiche sull'immigrazione e l'accoglienza. Iniziativa di Mediterranea Napoli Saving Umans, la Ong impegnata nel salvataggio dei profughi a mare.
Il leader della Lega ha poi twittato sul suo profilo personale:
“Al Carnevale di Scampia brucia anche Salvini”. Diciamo che, visto anche il fuoco che brucia case e città in Ucraina, se la sarebbero potuta risparmiare.