Ai Quartieri Spagnoli di Napoli rimosso altarino dedicato a boss ucciso

Rimossi targa e altarino dedicati ad un criminale ucciso nel 1999 nei Quartieri Spagnoli di Napoli, oggi, in via Croci Santa Lucia al Monte 35, nel quartiere Montecalvario. La targa era dedicata a Domenico Russo, ucciso il 7 gennaio 1999 a Napoli con diversi colpi d'arma da fuoco. Russo era soprannominato "Mimì dei cani". L'omicidio avvenne nel corso di una violenta faida che insanguinò i Quartieri Spagnoli sul finire degli anni Duemila e che lasciò sul campo numerose vittime tra le opposte fazioni. L'edicola votiva in memoria di Domenico Russo era stata realizzata nel 2002. La rimozione degli arredi è stata disposta dalla Prefettura di Napoli e coordinata dalla Questura, nell'ambito degli interventi inquadrati nell'ambito dello svolgimento delle attività riguardanti le pubbliche affissioni.
Stamattina, le operazioni di rimozione sono state condotte sotto la supervisione del commissariato della Polizia di Stato di Montecalvario dagli addetti della NapoliServizi. Domenico Russo fu ucciso con diversi colpi di pistola alla testa oltre 20 anni fa. L'omicidio fu ricostruito poi grazie alle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia. Si tratta della sesta operazione di rimozione eseguita su indicazione della Prefettura di Napoli nelle ultime settimane. L'ultima era avvenuta solo martedì scorso, quando sono stati rimossi altri due altarini dedicati a giovani criminali uccisi. Si tratta di una targa dedicata a Giuseppe Grieco, in via del Marzano 9A a Posillipo, ucciso nell’estate del 2002 nel corso di un tentativo di rapina ad un poliziotto fuori servizio che era in auto con la fidanzata. L’altra rimozione riguarda un altarino allestito all’interno di un’edicola votiva dedicato a Raffaele Ivone, in piazzetta Salvatore Trinchese, a Forcella, nel quartiere Pendino, ucciso nel 2008 all’età di 19 anni da due sicari in una sparatoria in pieno giorno a pochi passi da dove alcuni anni prima era stata uccisa Annalisa Durante, vittima innocente di camorra.