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Agli Scavi di Pompei scoperta la tomba di un illustre militare spagnolo: era venuto “in pensione” a Pompei

Si tratta della tomba di Numerius Agrestinus. La scoperta, pubblicata sull’E-Journal degli Scavi di Pompei, è stata effettuata durante i lavori per la realizzazione di un’intercapedine.
A cura di Valerio Papadia
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Un buon retiro, una sorta di "pensione" dopo una brillante carriera militare: negli Scavi di Pompei è stata scoperta la tomba di Numerius Agrestinus, illustre militare e prefetto spagnolo, ritiratosi a vita privata nella città campana. La scoperta, che è stata pubblicata sull'E-Journal del Parco Archeologico di Pompei, è stata effettuata durante i lavori di realizzazione di una intercapedine nell'edificio di San Paolino, nuova sede della biblioteca degli Scavi di Pompei.

La tomba è cosiddetta "a schola", che consiste in una panchina emiciclica in tufo, decorata all'estremità con zampe di leone. Sulla tomba, poi, una iscrizione in latino che, tradotta, recita: "A Numerius Agrestinus, figlio di Numerius, Equitius Pulcher, tribuno militare, prefetto degli Autrygoni, prefetto del genio militare, Duumvir per la giurisdizione per due volte, il luogo della sepoltura dato su decreto del consiglio della città". Proprio la dicitura "prefetto degli Autrygoni" indica la provenienza di Numerius Agrestinus: si tratta di un popolo proveniente dalla regioni settentrionali della Spagna, dove Augusto condusse le cosiddette "guerre cantabriche", per annettere definitivamente l'Iberia all'Impero Romano.

"Con questo ritrovamento il sito di Pompei si conferma un luogo di primaria importanza per ampliare la nostra conoscenza e comprendere al meglio la società dell’epoca. Per questo motivo ho fortemente voluto che nell'ultima Legge di Bilancio ci fossero risorse per una campagna di scavo nazionale per ampliare gli scavi in diversi parchi archeologici" ha dichiarato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

"Aver ricoperto ben due volte la magistratura più alta di Pompei, il duumvirato, ed essere stato onorato con un monumento funerario su suolo pubblico, sono espressioni di riconoscimento e lealtà verso qualcuno che si era letteralmente battuto in prima linea per la causa dell’impero. La scoperta inattesa di questo monumento è l’ennesimo esempio di come a Pompei la tutela, la ricerca e la valorizzazione siano strettamente intrecciate tra di loro" ha dichiarato invece Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei.

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