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Agguato di camorra nel Napoletano, arrestati il figlio del boss e un affiliato

Due giovani, tra cui il figlio di un boss di camorra, sono stati arrestati dai carabinieri per l’agguato avvenuto nel maggio scorso a Castello di Cisterna (Napoli) in cui rimase gravemente ferito un 21enne, figlio di un elemento di vertice del clan rivale. La vittima fu affrontata in pieno giorno nel popoloso quartiere 219.
A cura di Nico Falco
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Un agguato in pieno giorno, messo a segno dal figlio del boss contro il suo "omologo" del clan rivale: ci sarebbe questo dietro il ferimento di Giuseppe Orefice, raggiunto da numerosi colpi di pistola nel maggio 2021 a Castello di Cisterna, in provincia di Napoli. Per quel ferimento oggi i carabinieri hanno arrestato due giovani, ritenuti affiliati alla cosca avversaria: si tratta di Marco D'Ambrosio, 23 anni, figlio di Giuseppe "‘o Cacaglio", e Luigi Barbareschi, 22 anni.

I due sono gravemente indiziati, in concorso tra loro, di tentato omicidio e di porto abusivo di armi comuni da sparo, con l'aggravante delle modalità mafiose; sono stati arrestati dai militari del Comando Provinciale di Napoli in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea.

L'agguato avvenne nel popoloso quartiere "219" di Castello di Cisterna, in pieno giorno. Giuseppe Orefice, 21 anni, figlio di Gennaro, 41enne ritenuto elemento di spicco del gruppo criminale che porta il suo cognome, venne ferito gravemente nel pomeriggio del 16 maggio scorso, gli esplosero contro 9 colpi di pistola calibro 7,65.

A premere il grilletto, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Castello di Cisterna, furono Luigi Barbareschi e Marco D'Ambrosio, quest'ultimo diventato esponente di rilievo dell'altro clan dopo l'arresto del padre, finito in manette nel dicembre 2020 per associazione mafiosa e altri reati. Per gli inquirenti il tentato omicidio si inquadra nei contrasti tra i due clan, entrambi operanti nel territorio di Castello di Cisterna, per il controllo delle piazze di spaccio.

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