Agguato nel ristorante a Melito, ucciso uomo degli Amato-Pagano
Agguato in pieno giorno a Melito, in provincia di Napoli: Vincenzo Nappi, 57 anni, già noto alle forze dell'ordine, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco in una trattoria di via Francesco Rossi, a pochi passi da via Lavinaio, poco prima delle 14 di oggi, 23 gennaio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Marano per l'avvio delle indagini. L'uomo è considerato dagli inquirenti legato al clan Amato-Pagano, gli "Scissionisti" di Secondigliano, ritenuti egemoni a Melito.
Ucciso nella trattoria davanti ai clienti a Melito
Soprannominato "‘o Pittore", Vincenzo Nappi è stato in passato indicato come molto vicino ai vertici degli Scissionisti e in particolare al boss Mariano Riccio. Al momento la ricostruzione è in corso ma, viste le modalità, le ipotesi più probabili portano all'agguato di matrice camorristica. L'uomo era a pranzo nella pizzeria-trattoria "Gaetano e Teresa", in quel momento nel locale c'erano anche alcuni clienti. Nappi, gravemente ferito con diversi proiettili, sarebbe morto in pochi istanti.
Il profilo della vittima: esponente degli Amato-Pagano
Secondo il pentito Giovanni Iliano, ‘o Pittore sarebbe già finito già nel mirino nel 2011, quando c'era stata la faida interna negli Amato-Pagano che aveva visto contrapposti i Mugnanesi, legati a Riccio, genero di Cesare Pagano, e i Melitesi, legati invece agli Amato. Ricostruendo quegli scontri, nell'aprile 2013 Iliano aveva parlato di un piano per uccidere Nappi, in quanto considerato tra i fedelissimi del boss e perché "teneva tutto il giro di soldi di Mariano Riccio"; l'agguato sarebbe stato prorogato ma poi non se ne sarebbe fatto più nulla e il proposito sarebbe stato abbandonato perché le due fazioni raggiunsero un accordo.