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Agguato di camorra Miano: ucciso ex fedelissimo dei Lo Russo, cadavere rinvenuto in automobile

Il cadavere di un uomo è stato rinvenuto in un’automobile a Miano, Napoli nord. Si tratterebbe di un agguato di camorra, la vittima uccisa a colpi di pistola.
A cura di Nico Falco
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Il cadavere di un uomo è stato rinvenuto in un'automobile a Miano, periferia Nord di Napoli; è stato identificato come Pasquale Angellotti, 54 anni, detto Linuccio ‘o Cecato. Sul posto la Polizia di Stato per i rilievi. Il ritrovamento intorno alle 17:30 di oggi, 11 novembre. La vettura, a quanto si apprende, era in via Della Liguria, strada stretta e a senso unico. Si tratta di un omicidio, probabilmente riconducibile a dinamiche di camorra: sul corpo sono presenti diversi fori di proiettile.

Secondo una prima ricostruzione l'uomo sarebbe stato affiancato dai killer mentre percorreva via Della Liguria a bordo della sua Fiat 500 nera e raggiunto da numerosi colpi. Inutili i tentativi di soccorso: quando i poliziotti sono arrivati sul posto, in seguito alla segnalazione del corpo nell'automobile, per l'uomo non c'era già più nulla da fare, era probabilmente deceduto all'istante. Angellotti, ex fedelissimo del clan Lo Russo, negli ultimi anni e in seguito alla disarticolazione del clan dei "Capitoni" avrebbe costituito un gruppo autonomo e si sarebbe avvicinato a Salvatore Milano, vittima di un agguato mortale a Miano nell'aprile 2021.

Ieri l'agguato al Rione Traiano, 19enne in fin di vita

Si tratta del terzo agguato nel giro di pochi giorni a Napoli. Nella tarda serata dell'8 novembre a Soccavo era stato ferito un 19enne, raggiunto da una pallottola allo zigomo e dichiarato dai sanitari fuori pericolo. Ieri sera, invece, a finire nel mirino è stato il 23enne è stato Antonio Artiano, raggiunto da un colpo di pistola alla testa; portato prima al San Paolo e successivamente all'Ospedale del Mare, il giovane è ancora ricoverato in condizioni gravissime.

Il ragazzo vittima del secondo agguato è il figlio di Giovanni Artiano, ritenuto molto vicino ad Antonio Scognamillo, alias Tonino ‘o Parente, elemento di spicco del clan Grimaldi; il raid potrebbe quindi inquadrarsi nella faida che vede coinvolto lo storico clan di Soccavo e i Vigilia.

(articolo aggiornato alle 18:49 dell'11 novembre 2021)

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