Agguato di camorra con una mitragliata di kalashnikov, l’obiettivo dei killer ne esce illeso
Un agguato in piena regola, il killer (o forse erano più persone, vista l'arma usata) è stato seguito, puntato e assaltato con un fucile mitragliatore, un kalashnikov. Si tratta di un tipo di arma che difficilmente si usa per una "azione dimostrativa". Il fatto è avvenuto nella notte di ieri a Lettere, comune arroccato sui monti Lattari, poco dopo Castellammare di Stabia, in quell'area che è definita "la Giamaica della Campania", viste le piantagioni di canapa indiana che continuamente le forze dell'ordine individuano e sdradicano.
La vittima è 33enne, ritenuto molto vicino agli ambienti del clan Di Martino di Gragnano. L'uomo è stato colpito dai proiettili esplosi col noto fucile mitragliatore d'assalto inventato nell'ex Unione Sovietica con la sigla AK-47. Dalla vettura il trentatreenne è uscito quasi illeso, ferito di striscio. Il giovane è stato accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, dove è stato medicato. Sul caso indagano i poliziotti del commissariato di Castellammare di Stabia. Al momento non è esclusa alcuna pista.