Agguato alla ex, Crisci trasferito in carcere. Due anni fa aveva rotto il naso alla donna con un pugno
È stato trasferito nel carcere di di Bellizzi Irpino Pellegrino Crisci, il 41enne che tre giorni fa ha tentato di uccidere la ex compagna, inseguendola sulla statale con la sua automobile di grossa cilindrata ed esplodendole contro numerosi colpi d'arma da fuoco. L'uomo era stato bloccato al termine di un inseguimento, durante il quale era rimasto ferito da un proiettile ai glutei, sparato dai carabinieri. Il 41enne era stato ricoverato in ospedale, piantonato, e sottoposto ad un intervento chirurgico a femore.
Stamattina l'uomo sarebbe dovuto comparire davanti al gip ma, per le sue condizioni di salute, l'interrogatorio di garanzia è stato rinviato a sabato 24 giugno nel carcere di Avellino; la misura cautelare è stata però convalidata, determinando quindi il trasferimento in carcere. L'indagine è coordinata dal sostituto procuratore Luigi Iglio e affidata ai carabinieri di Baiano. L'agguato era avvenuto lungo la statale 7 bis, tra Sperone e Avella; la donna era riuscita a scappare e, arrivata ad Avella, era stata soccorsa. Crisci era stato bloccato dai carabinieri a Sirignano al termine di un inseguimento.
Il 41enne aveva lasciato poche settimane fa il carcere di Secondigliano, dove si trovava con l'accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di un imprenditore di Sirignano; con lui era stato arrestato Bernardo Cava, nipote del boss dell'omonimo clan. Agli inizi di maggio i giudici del Tribunale del Riesame avevano accolto le tesi difensive e disposto la scarcerazione per entrambi. Dalle indagini è emerso che Crisci già aveva picchiato la ex compagna: le aveva rotto il naso con un pugno. Per quella vicenda era stato condannato a 4 anni di carcere ma poi era stato rimesso in libertà.