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Agguato ai Quartieri Spagnoli, c’è un arresto: gli spari nella guerra tra clan

Agguato ai Quartieri Spagnoli, arrestato un uomo considerato vicino al gruppo di Vincenzo Masiello, detto ‘o cucù. L’episodio sarebbe legato ad una faida.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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C'è un arresto per l'agguato del 7 novembre 2022 nei Quartieri Spagnoli di Napoli: si tratta di un uomo che, nelle scorse ore, è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere perché ritenuto gravemente indiziato di lesioni personali, aggravate anche dalle modalità mafiose, porto e detenzione di arma comune da sparo. Sarebbe stato lui, secondo gli inquirenti, ad aprire il fuoco contro un uomo del clan rivale: l'episodio, infatti, sarebbe da collocare nella faida tra i gruppi facenti capo rispettivamente a Vincenzo Masiello detto ‘o cucù (al momento detenuto per reati associativi) da una parte e alla famiglia criminale dei Mazzanti dall'altra.

L'uomo arrestato apparterrebbe proprio al gruppo di Masiello: secondo gli inquirenti, quella sera del 7 novembre 2022 avrebbe incrociato in Vico Lungo San Matteo, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, la vittima (ritenuto vicino ai Mazzanti) ed avrebbe aperto il fuoco: almeno cinque i colpi sparati, colpendolo alle gambe e procurandogli anche una frattura esposta alla gamba destra. Dalle indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotte dalla Squadra Mobile partenopea, è anche emersa un'altra circostanza, e cioè che appena due giorni dopo l'agguato (e dunque il 9 novembre), l'uomo avesse consegnato un'arma da fuoco ad un minorenne per nasconderla, e sfuggire così ad un controllo di polizia. Per l'uomo è così scattato nelle scorse ore l'arresto: portato in carcere, dovrà rispondere davanti all'autorità giudiziaria di lesioni personali aggravate dalle modalità mafiose, porto e detenzione di arma comune da sparo.

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