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Agguato a Ponticelli, ucciso a colpi di pistola Bruno Solla, ras del clan De Luca Bossa

Bruno Solla, noto ras del clan De Luca Bossa, è stato ucciso a colpi di pistola su via Metamorfosi a Ponticelli, nella zona orientale di Napoli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un agguato a Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, è costato la vita a Bruno Solla, ras del clan De Luca Bossa. Stando a quanto apprende Fanpage.it da fonti investigative, un'automobile gli si sarebbe affiancata mentre era in motorino, e da qui sono partiti i colpi che lo hanno ferito mortalmente. L'agguato è avvenuto attorno alle 20.10 circa su via Metamorfosi, all'angolo con via Decio Mure Console Romano.

Bruno Solla, 60 anni, è stato raggiunto da diversi proiettili che lo hanno lasciato agonizzante: poco dopo l'agguato, sul posto è giunta un'ambulanza del 118 che lo ha portato subito all'Ospedale del Mare in codice rosso. Le sue condizioni erano disperate, e purtroppo per lui alla fine non ce l'ha fatta: è deceduto durante i tentativi di rianimazione da parte del personale medico sanitario attorno alle 21 di ieri sera. Indaga sulla vicenda la squadra Mobile di Ponticelli, che sta effettuando rilievi e cercando di dare un nome e un volto al commando entrato in azione nel cuore di Ponticelli ieri sera.

L'omicidio del fratello Salvatore nel 2016

A poca distanza da via delle Metamorfosi dove è stato ucciso Bruno Solla, detto Tatabill, era stato ucciso anche il fratello Salvatore, detto Totore ‘o Sadico: era il 23 dicembre del 2016 quando i killer lo freddarono in via Bartolo Longo, nel Lotto O di Ponticelli. Anche in questo caso, la dinamica fu identica: Salvatore Solla, all'epoca 64enne, si trovava a bordo della sua Mini Cooper quando venne affiancato e raggiunto da sei colpi di pistola al petto, che non gli lasciarono scampo. Ferito invece il 42enne che era in automobile con lui, che si trascinò fuori dall'abitacolo nonostante i colpi ricevuti.

Il sindacato dei giornalisti: "Questura nasconde le notizie"

Il Sugc (Sindacato Unitario Giornalisti della Campania) ha chiesto un incontro col Questore di Napoli in seguito alla mancata diffusione, ieri sera, della notizia dell'agguato mortale, secondo caso dopo l'omicidio di fine gennaio alle Case Nuove, nonostante entrambi gli episodi non siano avvenuti a notte fonda. La nota del sindacato:

La Polizia, con tali omissioni o comunicazioni tardive, comprime il diritto dei cittadini a essere informati e viene meno al dovere di informazione che spetta alle forze dell’ordine. Dovere che invece viene rispettato e garantito dai Carabinieri che, in piena trasparenza, forniscono informazioni e comunicazioni in tempo reale. Il Sugc chiede un incontro urgente al questore Alessandro Giuliano affinché si corra subito ai ripari e non si ripetano più episodi del genere.

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