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Agguato nell’Avellinese, Nicola Zeppetelli ucciso davanti al circolo ricreativo a Cervinara

Un 40enne pregiudicato, Nicola Zeppetelli, è stato ucciso davanti al suo circolo ricreativo a Cervinara (Avellino). Indagini dei carabinieri.
A cura di Nico Falco
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Un uomo di 40 anni, Nicola Zeppetelli, è stato ucciso nel pomeriggio di oggi, 19 febbraio, a Cervinara. La vittima, secondo le ricostruzioni, sarebbe stata gravemente ferita davanti al circolo ricreativo che gestiva nel piccolo centro della provincia di Avellino e sarebbe deceduta poco dopo per le ferite riportate, nonostante i tentativi di soccorso. Le indagini sono affidate ai carabinieri del Comando Provinciale di Avellino.

L'agguato è avvenuto in via Loffredo, nella zona del centro storico ricostruita dopo l'alluvione del 1999. Ad entrare in azione sarebbe stato un killer solitario, che avrebbe esploso contro Zeppetelli diversi colpi d'arma da fuoco. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 ma, nonostante i tentativi di rianimazione, l'uomo è deceduto poco dopo. Ancora sconosciute le modalità: non è chiaro se il ferimento sia avvenuto durante una lite o se si sia trattato di un vero e proprio agguato; i carabinieri stanno scandagliando la vita privata del 40enne, già noto alle forze dell'ordine, per ricostruire le sue frequentazioni e fare luce sull'omicidio.

Agguato a San Martino Valle Caudina, in carcere il fratello dell'assassino del boss

È il secondo fatto di sangue avvenuto in pochi giorni in valle Caudina: lo scorso 11 febbraio, a San Martino Valle Caudina, intorno alle 10 del mattino un uomo ha fatto fuoco contro Fiore Clemente, 60 anni, considerato negli anni scorsi personaggio di punta del clan Pagnozzi, e contro il nipote di quest'ultimo, il 20enne Antonio Pacca. Il ragazzo, che lavora in un supermercato di via San Martino Vescovo, stava aiutando lo zio a portare delle buste in automobile quando un uomo, arrivo a bordo di un'auto guidata da un complice, ha fatto fuoco ferendo entrambi; Fiore Clemente è stato colpito all'addome e all'inguine, il giovane è stato colpito di striscio all'inguine.

Per quel duplice tentato omicidio è stato fermato a Napoli, dopo tre giorni di ricerche, il 35enne Salvatore Di Matola, ora ristretto nel carcere di Poggioreale, a Napoli; il provvedimento è stato convalidato due giorni fa, durante l'udienza non ha risposto al gip. L'uomo è il fratello di Gianluca Di Matola, condannato a 18 anni di reclusione per l'omicidio di Orazio De Paola, reggente del clan Pagnozzi, in quello che sarebbe stato un agguato per motivi passionali.

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