Agguato a Casoria, Gianluca lotta tra la vita e la morte. Sospettato l’ex della fidanzata
Un ragazzo di 27 anni colpito da proiettili al torace e al collo e che lotta tra la vita e la morte, un coetaneo scomparso dalla circolazione, la dinamica che ricalca quella degli agguati di camorra. Ma, col passare delle ore, la pista della malavita organizzata diventa sempre più labile e lascia emergere un'altra versione, quella che da qualche giorno circola tra le strade di Casoria: a sparare contro Gianluca Coppola, incensurato, sarebbe stato un ragazzo con cui c'erano stati già diversi screzi. E lo avrebbe fatto dopo l'ultima discussione tra i due, nata sempre per lo stesso motivo: non voleva accettare che la fidanzata lo avesse lasciato e, a distanza di tempo, stesse insieme a Gianluca.
Agguato a Casoria, 27enne in fin di vita
L'agguato risale al primo pomeriggio dell'8 aprile scorso. Gianluca Coppola era stato ferito a colpi di pistola in viale Europa, a Casoria, nel Napoletano. Secondo la ricostruzione iniziale il ragazzo era stato trovato agonizzante da alcuni passanti, poi è emerso che, in realtà, il giovane era in compagnia del padre, che ha assistito alla sparatoria: un giovane sarebbe sceso da uno scooter e gli avrebbe sparato alle spalle. Sul posto i carabinieri avevano trovato cinque bossoli 7,65, un calibro difficilmente utilizzato per spedizioni di camorra. In più, altro particolare di rilievo: il 27enne non risulta in alcun modo legato alla criminalità, anzi, da poche settimane era stato assunto presso un supermercato della zona. Nessun grillo per la testa, famiglia lontana da certi ambienti, nessuna "pista calda" su cui concentrare le indagini.
Poi, però, è venuto fuori che Gianluca, in più occasioni, aveva discusso anche animatamente con un altro ragazzo del posto, ex fidanzato della sua attuale compagna. E ci avrebbe litigato anche poco prima di essere ferito a pochi passi da casa. Si sarebbe trattato, insomma, di una rappresaglia: i due avrebbero fatto a botte e l'altro si sarebbe procurato una pistola per vendicarsi. Dagli ambienti investigativi non circola nessuna indiscrezione, ma al momento questa sembra l'ipotesi più plausibile. Il giovane, identificato, risulta al momento irreperibile.
Gianluca lotta tra la vita e la morte, l'appello del papà
Attualmente il 27enne si trova ricoverato al Cardarelli, ancora in condizioni critiche e considerato in pericolo di vita. Le pallottole gli hanno danneggiato i polmoni, i medici sono in attesa di un miglioramento per procedere con un delicato intervento chirurgico. Il padre di Gianluca, Roberto, ha lanciato un appello per chiedere a chi ha visto di farsi avanti e di aiutare i carabinieri, anche con testimonianze anonime. "Gianluca è il figlio, l'amico, il fratello, il cugino, il fidanzato, il conoscente di tutti noi – si legge nel testo rilanciato sui social dai conoscenti e dagli amici del ragazzo – se qualcuno ha visto, parli. Anche se si ha paura, anche se non si ha il coraggio, non girate lo sguardo dall’altra parte, denunciate, anche in forma anonima, ma raccontate quello che sapete.Gianluca merita giustizia. Merita la verità. Perché Gianluca siamo anche noi, persone perbene che si guadagnano da vivere onestamente, persone che non vivono di violenza, persone pronte ad aiutare il prossimo".