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Agguato a Caivano: gravi zio e nipote, indagini sulla faida tra i clan della 167 di Arzano

L’agguato di Caivano potrebbe essere collegato alla faida di camorra della 167 di Arzano. I due feriti sono zio e nipote, colpiti al torace; sono gravi.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Potrebbe essere collegato alla faida di camorra in corso nell'area a nord di Napoli il duplice ferimento di ieri sera a Caivano, quando due persone sono state colpite al torace da un colpo di pistola; indagini difficili, che si scontrano con un contesto che gli investigatori definiscono omertoso: non ci sarebbero stati testimoni, i residenti avrebbero sentito dei colpi e si sarebbero rintanati in casa. I due feriti sono zio e nipote, entrambi di 30 anni, Alfio Roberto Maugeri e Alessandro Maugeri; il primo sarebbe vicino a un gruppo di camorra attivo nel territorio di Casoria e collegato al clan Moccia.

Agguato a Caivano, gravi zio e nipote: colpiti al torace

Le circostanze del ferimento restano ancora da chiarire. I due sono stati accompagnati poco prima delle 19 di ieri da parenti all'ospedale di Frattamaggiore, erano stati raggiunti da un unico proiettile al torace, con ogiva ritenuta; Alfio Maugeri è stato subito trasferito al Cardarelli di Napoli, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico d'urgenza e dove ora si trova ricoverato in gravi condizioni; Alessandro Maugeri, anche lui secondo i sanitari in condizioni gravi, è invece rimasto nel San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Le indagini sono affidate all Squadra Mobile della Questura di Napoli, col supporto del commissariato di Afragola della Polizia di Stato; l'agguato sarebbe avvenuto nei pressi di via Atellata, vicino alla zona delle palazzine popolari del "Bronx" di Caivano.

Faida di camorra a Nord di Napoli, scarcerato il boss Cristiano

Fondamentale, per ricostruire i contorni del duplice tentato omicidio, il profilo dei feriti. Gli investigatori ipotizzano che possa esserci un collegamento con la faida in corso tra le fazioni Cristiano e Monfregolo del clan della 167 di Arzano, che dopo essere entrate in contrasto avrebbero cercato di espandersi anche sui territori confinanti. In particolare, quella dei Cristiano si sarebbe alleata coi Mormile, formando un cartello i cui vertici sono legati da parentele, mentre quella dei Monfregolo avrebbero l'appoggio di altri gruppi criminali come i Pezzella di Frattaminore, articolazione dei Moccia.

Nei giorni scorsi, un nuovo scossone per gli equilibri criminali già saltati: dopo il ritorno in libertà di Giuseppe Monfregolo, rilasciato a metà dello scorso gennaio, è tornato in libertà anche Pasquale Cristiano, che dopo un anno di detenzione è stato sottoposto all'obbligo di firma.

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