Agguato a Bagnoli, gli spari contro i giovani in strada: minorenne ferito
Lo scooter è arrivato di corsa in viale Campi Flegrei, si è fermato e subito dopo sono partiti i proiettili. Pistola ad altezza uomo, per uccidere. Nel mirino, un gruppo di giovani che erano in strada, nei pressi di un bar. Dinamica ancora da ricostruire, ma ha tutta l'aria di un agguato quello andato in scena intorno alla mezzanotte scorsa a Bagnoli, periferia Ovest di Napoli, e nel quale è rimasto ferito un 17enne del posto. Il giovane è stato portato al Pronto Soccorso dell'ospedale San Paolo; le sue condizioni non sono gravi. L'episodio potrebbe essere collegato alla sparatoria avvenuta in piazza Italia agli inizi di aprile, quando fu ferita per errore una donna. Le indagini sono affidate alla Squadra Mobile della Questura di Napoli, col supporto del commissariato Bagnoli.
Le indagini sui contrasti tra clan
Sull'accaduto indaga la Polizia di Stato. Il ragazzo è stato colpito a un braccio, le sue condizioni non destano preoccupazione. Non risulta invischiato in dinamiche di camorra ma è probabile che non fosse lui il reale obiettivo dell'agguato ma qualcuno che era nelle vicinanze. Al momento tutte le ipotesi sono aperte, ma quelle ritenute maggiormente verosimili portano ai contrasti tra i clan dell'area flegrea, che si sarebbero acuiti dopo l'arresto di Vitale Troncone e del figlio Giuseppe, ritenuti dagli inquirenti ai vertici del clan di Fuorigrotta che porta il loro cognome. Dopo lo smantellamento del gruppo criminale, altri gruppi avrebbero tentato di farsi spazio nel quartiere.
La mamma ferita a Fuorigrotta
In questo contesto si collocherebbe anche il ferimento del 4 aprile scorso, quando una 49enne è stata raggiunta da una pallottola vagante mentre era alle giostrine di piazza Italia con la figlia di 11 anni. Il proiettile sarebbe stato esploso durante una lite tra alcuni giovani che si trovavano a pochi metri di distanza. Su quell'episodio le indagini sono in corso, tra le ipotesi c'è quella secondo cui il litigio avrebbe coinvolto un affiliato al clan Troncone; in quei momenti in zona sarebbero stati visti personaggi già noti alle forze dell'ordine e legati al clan Esposito di Bagnoli, insieme ad altri che in passato erano ritenuti vicini al clan Zazo, egemone nella zona di via Campegna.