video suggerito
video suggerito

Agguati a Ponticelli, due fermi. La guerra tra clan per lo stop degli stipendi agli affiliati

La Dda ha emesso un decreto di fermo nei confronti di Giuseppe Righetto e Nicola Aulisio, ritenuti affiliati al gruppo Casella di Napoli est; i due sono accusati degli agguati avvenuti a Ponticelli nello scorso autunno contro due pregiudicati legati al clan De Martino. I contrasti sarebbero nati quando i De Luca Bossa avrebbero smesso di pagare gli stipendi al gruppo De Martino.
A cura di Nico Falco
61 CONDIVISIONI
Immagine

Una faida interna al cartello De Luca Bossa – Minichini – Casella, un tentativo di epurazione per mettere a tacere il dissenso che il gruppo De Martino aveva innescato quando aveva capito che gli stessi alleati stavano facendo intorno a loro terra bruciata tentando di isolarli. Ci sarebbe questo dietro i due tentati omicidi registrati nell'autunno scorso a Ponticelli, periferia est di Napoli. Al termine delle indagini la Dda di Napoli ha emesso due decreti di fermo a carico di due uomini, ritenuti legati al gruppo Casella.

I due agguati sono quelli ai danni di Rodolfo Cardone, avvenuto nell'ottobre 2020, e di Rosario Rolletta (oggi collaboratore di giustizia), un mese dopo, nel novembre 2020. In manette sono finiti il 36enne Giuseppe Righetto e il 23enne Nicola Aulisio; il primo è indagato per entrambi gli episodi, mentre l'altro, nonostante gli inquirenti ipotizzino un coinvolgimento anche nel primo, è indagato soltanto del secondo. Righetto, detto ‘o Blob, è ritenuto ai vertici del gruppo Casella e pochi giorni fa, la notte del 12 marzo, è stato ferito da un colpo di pistola a una mano; alle forze dell'ordine ha detto di aver tentato di disarmare due giovani rapinatori che lo avevano aggredito. Gli agguati, rilevano gli inquirenti, sono stati messi a segno da gruppi di fuoco esperti del territorio, che non hanno esitato a colpire tra la gente, in pieno giorno e davanti a molti testimoni; nessuno di quello che aveva assistito, però, si era fatto avanti con le forze dell'ordine, nemmeno con segnalazioni anonime.

Secondo quanto ricostruito dalla Dda i tentati omicidi erano stati pianificati per una epurazione interna, in seguito a malumori che erano nati nel cartello criminale; il gruppo De Martino, a cui sono ritenute legate le vittime, originariamente legato ai De Micco, era entrato nella coalizione dei De Luca Bossa, ma era stato messo ai margini. Il malumore sarebbe esploso nel settembre 2020, quando, ha spiegato Rolletta agli inquirenti, i De Luca Bossa – Casella avrebbero smesso di pagare ai De Martino gli stipendi destinati ai detenuti; il gruppo avrebbe quindi cominciato a prendere soldi dalle piazze di spaccio e a commettere estorsioni a Ponticelli senza il placet dei De Luca Bossa, dando inizio ai contrasti.

61 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views