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Aggressioni ai medici, parla il direttore di Villa Betania: “Non ce la facciamo più, serve aiuto”

Aggressioni sempre più frequenti nel Pronto Soccorso dell’ospedale Villa Betania, che torna a chiedere un drappello di sicurezza. Il direttore sanitario Bottino a Fanpage.it: “Situazione allo stremo, non ce la facciamo più”.
Intervista a Vincenzo Bottino
Direttore sanitario dell'ospedale evangelico Villa Betania di Ponticelli
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Vincenzo Bottino
Vincenzo Bottino

Troppi casi di aggressioni e vandalismi al pronto soccorso, e la clinica chiede un drappello delle forze dell'ordine. Lo spiega a Fanpage.it Vincenzo Bottino, medico chirurgo e direttore sanitario dell'ospedale evangelico Villa Betania di Ponticelli, che parla di un "grido di dolore" per una situazione "ormai diventata ingestibile". Già chiesto nelle scorse ore un incontro al nuovo Questore di Napoli, Maurizio Agricola. Ma per adesso, la situazione nella clinica di Napoli Est, rimane critica.

Dottor Bottino, com'è la situazione della clinica di Villa Betania?

Purtroppo da noi la situazione è diventata ingestibile. Per carità, lo è diventata dappertutto, nel senso, lo è anche in tanti altri ospedali. Ma qui a Villa Betania noi non ce la facciamo più, siamo alle prese con numerosi casi di aggressioni e vandalismi. Siamo allo stremo.

Quanto influisce, per questi episodi, il fatto di trovarsi in un quartiere dove la tensione criminale è alle stelle da tempo?

Guarda, per la massima parte i responsabili sono sempre i familiari dei pazienti che arrivano in Pronto Soccorso. Non la legherei al fatto che arrivino anche casi di persone reduci da sparatorie e simili. C'è una forte insofferenza generale, purtroppo. Noi abbiamo l'obbligo anche di proteggere i nostri operatori e medici, che sono sempre in prima linea.

Che tipo di danni state ricevendo?

Tralasciamo e sorvoliamo suppellettili e vetrate che vengono rotte, che per carità vogliamo anche pagare noi. Ma ormai è praticamente così tutte le settimane, e abbiamo casi di colleghi che ormai rinunciano anche a fare denunce, visto che sono episodi frequenti. La situazione è diventata pesante, stiamo arrivando ad agosto che tradizionalmente è un mese impegnativo per il pronto soccorso, e siamo davvero allo stremo.

Avete già chiesto un incontro al nuovo Questore di Napoli, Maurizio Agricola?

Sì, ho chiesto un appuntamento appena 24 ore fa, anche se ovviamente non ho ancora avuto risposta. Immagino che essendo metà luglio ed essendosi appena insediato, non sarà facilissimo riuscire ad avere un incontro entro agosto. Ma noi abbiamo bisogno di un drappello permanente di forze dell'ordine, perché la sola vigilanza privata, per quanto armata, non basta più. Abbiamo bisogno di aiuto.

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