38 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Aggressione omofoba a due ragazze dopo il Pride a Napoli, l’assessore Ferrante: “Indignati e addolorati”

Il Comune di Napoli esprime solidarietà alle due fidanzate picchiate dopo il Pride di Napoli, sabato 29 giugno; la storia raccontata da Fanpage.it attraverso le testimonianze delle vittime.
A cura di Nico Falco
38 CONDIVISIONI
Immagine

L'aggressione ai danni ai danni delle due ragazze avvenuta durante il corteo del Napoli Pride "è un episodio che ci indigna e ci addolora", e vicende del genere "devono farci riflettere sull'importanza dell'affermazione dei diritti in una comunità realmente inclusiva": così Emanuela Ferrante, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, sulla storia che Fanpage.it aveva raccontato ieri, 30 giugno, attraverso la testimonianza delle vittime.

Picchiate coi caschi dopo il Pride

Le due ventenni napoletane, come si legge anche nella denuncia che Fanpage.it ha potuto visionare, erano state aggredite una prima volta in via Toledo da due ragazze di circa 18 anni, infastidite perché erano state involontariamente colpite da uno schizzo d'acqua mentre attraversavano il corteo. La cosa sembrava finita lì, ma circa mezz'ora dopo, intorno alle 18.30, le vittime se le erano ritrovate davanti di nuovo in piazza Carità, mentre stavano tornando a casa; con loro, verosimilmente sorelle, c'erano anche i genitori. E lì è scattata la violenza, a cui aveva preso parte anche la madre: calci e pugni, poi i colpi sulla testa sferrati coi caschi, insieme a insulti omofobi.

"Nessuno tornerebbe indietro, addirittura armato di casco, per un po' d'acqua addosso – ha raccontato una delle due a Fanpage.it – la motivazione principale era l'omofobia. Mentre ci picchiavano ci chiamavano "lesbiche di merda", ci dicevano "fate schifo". Il motivo non era lo spruzzo d'acqua, era l'odio".

Il pestaggio era stato interrotto da alcuni altri giovani, anche loro di ritorno dal corteo, e da una pattuglia della Polizia di Stato che si trovava nei paraggi per i servizi di controllo del territorio. Le vittime erano quindi andate al Pronto Soccorso dell'"Ospedale dei Pellegrini" per farsi medicare e successivamente in Questura per sporgere la denuncia.

La solidarietà del Comune di Napoli

In rappresentanza del Comune di Napoli l'assessore Ferrante esprime "la piena solidarietà mia e dell'amministrazione" alle ragazze, aggiungendo che "a loro va tutto il nostro sostegno e l'apprezzamento per aver immediatamente denunciato ribellandosi ad ogni sopruso e violenza di natura omofoba". Nella giornata di oggi, lunedì 1 luglio, sono giunte alle aggredite espressioni pubbliche di solidarietà da parte delle associazioni Lgbtq+ di Napoli.

38 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views