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Aggredito da un detenuto, si dimette il direttore sanitario del carcere di Secondigliano

L’aggressione risale a circa un mese fa. Dopo aver chiesto, senza successo, che il detenuto venisse trasferito, il medico non ha potuto fare altro che rassegnare le sue dimissioni.
A cura di Valerio Papadia
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Si è dimesso il direttore sanitario del carcere di Secondigliano, a Napoli; la decisione è arrivata dopo che il dirigente medico è stato aggredito e minacciato da un detenuto. L'aggressione risale a circa un mese fa, all'interno della struttura carceraria, in seguito alla quale il direttore sanitario, dipendente dell'Asl Napoli 1 Centro, attraverso il suo legale aveva presentato una denuncia in Procura, con la quale aveva richiesto che il detenuto resosi responsabile dell'aggressione venisse trasferito in un altro carcere. Dal momento che questo non è accaduto, il dirigente medico non ha potuto fare altro che rassegnare le sue dimissioni.

Dura la reazione dell'Uspp, sindacato di Polizia Penitenziaria, che punta il dito contro "la confusione gestionale e l'inerzia di chi gestisce le carceri in Campania". Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente e segretario regionale del sindacato, hanno dichiarato: "In questo marasma generale, a farne le spese non sono solo i poliziotti penitenziari che vengono lasciati soli in un silenzio assordante, senza idonei provvedimenti di contrasto ad eventi critici continui e aggressioni sempre più efferate, ma a quanto pare anche il personale sanitario".

"Abbiamo perso un valido dirigente sanitario, dimessosi dall'incarico in un carcere importante come quello di Secondigliano – continuano i due sindacalisti – un professionista stimato non solo dal personale medico e infermieristico, ma anche dalla polizia penitenziaria. Esprimiamo tutta la nostra solidarietà sperando in una presa d'atto dell'amministrazione e del vertice politico affinché procedano senza ulteriore indugio ad una verifica dell'operato del provveditore rispetto anche alla non applicazione delle circolari dipartimentali chiediamo inoltre di mettere in sicurezza il lavoro di tutto il personale che presta servizio nelle carceri campane".

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