Addio Maradona, l’ultimo saluto sui tabelloni di bus e metropolitana di Napoli
L'ultimo saluto a Diego Armando Maradona corre anche tra le fermate di autobus e metropolitana di Napoli. Un susseguirsi di "AD10S" e "Ciao Diego" che stanno apparendo da stamattina in tutta la città, per omaggiare Maradona in quella che è stata la sua seconda città natale dopo Buenos Aires, dove era nato e dove ieri, mercoledì 25 novembre, si è ricongiunto con l'amico di sempre Fidel Castro, che proprio nello stesso giorno di quattro anni fa morì a L'Avana. Stesso giorno anche per George Best, altro ribelle nel calcio e fuori, che invece morì a Londra nel 2005.
Napoli continua insomma a rendere omaggio al suo più illustre simbolo, che pochi anni fa ottenne da Palazzo San Giacomo la cittadinanza onoraria. Dalle 18 di ieri, quando dall'Argentina la notizia ha iniziato a fare il giro del mondo facendo passare in secondo piano perfino la pandemia di coronavirus che aveva "monopolizzato" le aperture di tutti gli organi di informazione da nove mesi a questa parte, a Napoli è un susseguirsi di manifestazione spontanee. La paura per il rischio assembramenti è ancora forte: oggi alle 21 flash mob cittadino, con luci accese dai balconi e, dopo il minuto di raccoglimento in campo al San Paolo prima del match tra Napoli e i fiumani del Rjeka, ci sarà un unico grido "Diego, Diego, Diego" dalle finestre di tutta la città. "Il più grande coro da stadio di sempre", si legge in una nota degli organizzatori.