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Addio all’ultimo partigiano delle Quattro Giornate di Napoli: è morto Antonio Amoretti

Morto Antonio Amoretti, l’ultimo partigiano delle Quattro Giornate di Napoli. L’Anpi: “Protagonista e testimone della Resistenza al nazifascismo”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Antonio Amoretti, partigiano Quattro Giornate di Napoli
Antonio Amoretti, partigiano Quattro Giornate di Napoli

Si è spento l'ultimo partigiano delle Quattro Giornate di Napoli, Antonio Amoretti: aveva 96 anni. Lo ha reso noto l'Anpi, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. Era conosciuto con il nome di "Tonino ‘o Biondo", per tanti anni anche presidente dell'Anpi provinciale partenopea. "Antonio è stato protagonista, e perciò prezioso testimone, in particolare per i giovani, della Resistenza al nazifascismo", ricorda l'associazione, definendolo "un uomo quotidianamente impegnato affinché lo spirito repubblicano, i principi della Costituzione, fossero il pilastro della vita pubblica, motore di libertà e convivenza civile".

Camera ardente al Maschio Angioino

Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha annunciato che oggi e domani le bandiere di Palazzo San Giacomo saranno esposte a mezz'asta in segno di lutto. Inoltre, nella Sala dei Baroni al Maschio Angioino, sarà allestita la camera ardente già oggi venerdì 23 dicembre, dalle 16 alle 19, e domani sabato 24 dicembre dalle 8.30 alle 11, alla quale seguirà subito dopo una commemorazione laica alla presenza dello stesso sindaco Manfredi e del Presidente nazionale dell’ANPI Gianfranco Pagliarulo. Al cordoglio, si è unito anche Marco Sarracino (Partito Democratico), spiegando che "Con lui se ne va una persona di grandissimo spessore morale e civile, ma il suo ricordo resterà per sempre vivo". Gli fa eco Roberto Fico, ex presidente della Camera, che spiega: "Fu protagonista della lotta partigiana contro il fascismo, è stato un testimone prezioso per la nostra comunità. Lascia a tutti noi il compito tener viva la memoria della Resistenza".

Il ricordo di De Magistris

Amoretti ha raccontato fino alla fine la sua avventura con la Resistenza: "Napoli ha avuto il privilegio di essere la prima città a liberarsi da sola. Noi ci chiamavamo patrioti, insorti. Poi siamo diventati partigiani". Così lo scorso 21 ottobre 2021 in una video intervista a Fanpage.it per ricordare le Quattro Giornate, di cui era rimasto l'ultimo partigiano ancora in vita. Così il ricordo di Luigi De Magistris, ex sindaco di Napoli:

È morto l’amico e compagno Antonio Amoretti, grande partigiano, presidente per tanti anni e durante il mio mandato di Sindaco dell’ANPI di Napoli. Partigiano delle quattro giornate di Napoli nel settembre del 1943, il ragazzo che a sedici anni prese il fucile per fare la resistenza armata e per contribuire a liberare Napoli dall’oppressione nazifascista. Quanti incontri, cortei, dibattiti, lotte che abbiamo fatto insieme caro Antonio, amico mio, mi mancherai assai. Lasci un vuoto enorme che solo la memoria storica può colmare. Ti ho stimato immensamente e ti ho voluto un bene profondo. Alla tua bellissima famiglia va il mio abbraccio partigiano. Addio Antonio.

Collection "Le ragazze delle Quattro Giornate", by Gennaro Morgese - Wikipedia
Collection "Le ragazze delle Quattro Giornate", by Gennaro Morgese – Wikipedia
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