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Addio a Massimo Albano, un secolo tra curiosità, saggezza e tanta ironia

Massimo Albano, 101 anni lo scorso febbraio, era riuscito con ironia e leggerezza a iniziare una corrispondenza con un gruppo di affezionati lettori su Facebook, cui da anni raccontava aneddoti e storie personali legate anche alla sua città.
A cura di Cir. Pel.
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Se davvero, come nella frase attribuita a Paul Gauguin «per diventare giovani ci vuole una vita intera», Massimo Albano, per i suoi affezionati lettori su Facebook il "Conte Primo Max", aveva già da un bel po' chiuso il cerchio che unisce entusiasmo e saggezza e fa dell'esistenza di una persona un'esperienza straordinaria composta da innumerevoli storie. Oggi che Albano, 101 anni compiuti lo scorso 27 febbraio, ha lasciato questo mondo, il post di commiato sul profilo social dell'ultracentenario napoletano è del figlio, il giornalista Adriano Albano, volto noto della Rai di Napoli:

A nome della famiglia vogliamo ringraziarvi per l'affetto e per la costanza con cui avete seguito il suo profilo. Per lui che, come molti anziani, da due anni non usciva più questa era una finestra aperta sul mondo. Qui amava condividere i suoi ricordi lunghi un secolo. I vostri apprezzamenti lo hanno spinto a farlo fino a qualche settimana fa. I post, da un po', li dettava per poi farseli rileggere. Così come si faceva leggere, soddisfatto, i vostri commenti per poi chiedere: "quanti mi piace ho ricevuto?".

La storia di quest'uomo è assai dolce e interessante: nonostante quella che si definisce «veneranda età», aveva deciso di approcciare al mezzo telematico e in particolare al social network per antonomasia, Facebook. Come? Arricchendo le giornate dei suoi lettori con proverbi e freddure e poi, dopo aver "preso la mano" anche con aneddoti, lunghi racconti personali, fotografie d'epoca del suo archivio. E storie, tante storie che poi erano – sono –  quelle della sua città, Napoli, e della sua famiglia.

L'ironia e la leggerezza riuscivano a rendere tutto interessante. E così, piano piano, la cerchia di lettori social si è via via allargata tant'è che oggi, alla notizia della sua dipartita, sono centinaia i messaggi di condoglianze, cui la famiglia ha risposto augurando ai lettori «una vita lunga e piena di curiosità come la sua»:

Vogliamo ringraziarvi per l'affetto e per la costanza con cui avete seguito il suo profilo. Per lui che, come molti anziani, da due anni non usciva più questa era una finestra aperta sul mondo.Qui amava condividere i suoi ricordi lunghi un secolo.
I vostri apprezzamenti lo hanno spinto a farlo fino a qualche settimana fa. I post, da un po', li dettava per poi farseli rileggere. Così come si faceva leggere, soddisfatto, i vostri commenti per poi chiedere: "quanti mi piace ho ricevuto?".

Un piccolo vezzo che dava una nota di allegria alle sue giornate. Con curiosità si era avvicinato a questo strumento di comunicazione che utilizzava anche per informarsi. Giornali, radio, TV e internet. Insomma, un lettore attento. Qualche mattina fa, all'amatissima moglie aveva chiesto: "Ma il Mattino, oggi, non l'hanno ancora portato?".
Una buona abitudine, quella di tenersi informato, che lo ha tenuto vivo e attento fino alla fine. Tempo fa leggendo sul giornale di pandemie, varie catastrofi e dell'invasione dell'Ucraina, ripeteva: "Ma già la natura fa di tutto per farci fuori… c'era bisogno anche della guerra? Cose da pazzi!".

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