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Addio al murale di Maradona a San Giovanni a Teduccio: l’edificio sarà abbattuto

Dal 2 febbraio gli abbattimenti degli stabili di via Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio: addio ai mulares di Maradona, Che Guevara e del piccolo Nicolò.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Diego Armando Maradona, Ernesto Guevara, Niccolò, tutti e tre raffigurati sulle mura dei palazzi. Dovevano essere il simbolo della rinascita di un intero rione, quello di via Taverna del Ferro nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, periferia orientale di Napoli. Ed invece, finiranno per essere abbattuti assieme ai palazzi che li ospitano. I cantieri apriranno il 2 febbraio, ed inizierà la riqualificazione vera e propria con l'abbattimento dei palazzo e la costruzione di nuove palazzine.

Ad andare giù saranno i due edifici, 180 abitazioni ciascuno (per un totale di 360 appartamenti), che lasceranno il posto a gruppi di palazzine tra i 4 e i 5 piani, con numero di alloggi che oscilleranno da 6 a 35 per ognuna. Nel risanamento di via Taverna del Ferro, che costerà 106 milioni di euro tra fondi del Pnrr, Pui e Pon, nasceranno anche negozi, garare, impianti sportivi. Il 2 febbraio inizieranno i lavori di abbattimento, ad aprile quelli di costruzione veri e proprio: obiettivo finire tutto entro il 2026 e ridare nuova linfa al quartiere.

Poche le proteste da parte dei residenti: il murale di Maradona, come quello di Che Guevara e del piccolo Niccolò, erano stati realizzati da Jorit, e diventati in breve tempo un simbolo di via Taverna del Ferro. Ma a parte le foto di qualche turista giunto di proposito per vederli di persona, la rinascita non c'è mai stata. La manutenzione degli edifici è diventata dispendiosa: si tratta di fabbricati che vennero costruiti come soluzione "temporanea" dopo il terremoto del 1980, e diventati poi fissi. Chi ha fatto in tempo a vederli dal vivo, e a scattarsi una foto (spesso anche i calciatori), conserverà le immagini come una reliquia: perché tra qualche settimana, i murales verranno giù.

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