Addio a Marcello Colasurdo, maestro della tammorra: lutto nel mondo della musica. Domani i funerali
Se n'è andato oggi un pezzo di storia della canzone popolare napoletana: Marcello Colasurdo, considerato il re della tammorra, è morto oggi a Napoli all'età di 68 anni. Nato a Campobasso nel 1955, Colasurdo era stato lo storico cantante de E' Zezi, gruppo operaio di Pomigliano d'Arco: da tempo versava in precarie condizioni di salute. I funerali dell'artista si terranno proprio a Pomigliano, nella chiesa di San Felice, alle ore 17 di domani, giovedì 6 luglio.
La notizia della scomparsa prematura di Marcello Colasurdo è stata data proprio dalla sua pagina Facebook ufficiale. Il messaggio, scritto in prima persona, recita: "Adesso alzate le vostre tammorre nell'alto dei cieli e suonate per me! Io da lì continuerò a suonare per voi nei cerchi della terra e dei campi elisi. grazie a tutti per l'amore che mi avete dato!".
Il cordoglio per la morte di Marcello Colasurdo
Quando, questa mattina, la morte del re della tammorra si è diffusa, sono stati tanti gli artisti che gli hanno tributato un omaggio e un ricordo. Gli Almamegretta, storico gruppo della scena alternativa partenopea, hanno scritto sui social: "Addio Marcello, è stato un onore collaborare con te e condividere tanti momenti emozionanti e indimenticabili. La tua voce era incredibile, proveniva dal cuore profondo di Madre Terra. Ci mancherai tantissimo".
Un sentito omaggio per Colasurdo è arrivato anche dal cantautore napoletano Tommaso Primo, che ha scritto: "Marcello Colasurdo è stato il Vesuvio. La voce dell’entroterra, il magma che si mischia alla lotta operaia, i braccianti che cantano ‘a fronna ‘e limone' nei campi della periferia e della provincia napoletana. Tra tammurriate e Madonne, leggende e riti pagani, lotte operaie o di libertà sessuale. Lì, dove la campagna era avanguardia. Fai buon viaggio maestro, diventa cosmo".