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Addio a Delia Morea, scrittrice protagonista della scena culturale napoletana

Delia Morea, scrittrice, giornalista e autrice di numerosi romanzi ambientati a Napoli, è morta oggi a 68 anni. Era malata da tempo. “Ricorderemo per sempre Delia, la sua dolcezza, la sua umanità e la sua professionalità. Le nostre più sentite condoglianze arrivino alla famiglia e alla sorella Antonella”, si legge sulla pagina dell’assessorato alla Cultura del comune di Napoli.
A cura di Enrico Tata
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Addio a Delia Morea, scrittrice, giornalista e autrice di numerosi romanzi ambientati a Napoli. È morta oggi a 68 anni. Sorella dell'attrice Antonella, era malata da tempo. La notizia è stata diffusa dalla pagina Facebook dell'assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli:  "Abbiamo da poco appreso la terribile notizia della scomparsa di Delia Morea, scrittrice, giornalista, autrice di romanzi ma per noi soprattutto una cara collega, attenta, scrupolosa, appassionata, competente, dedita e rispettosa, nonostante le difficoltà, del suo lavoro nella nostra amministrazione. Da poco andata in pensione, aveva lavorato da ultimo al Maschio Angoino, collaborando tra le altre cose, alla promozione e alla comunicazione del monumento e degli eventi che in esso si organizzavano in stretto contatto con l'assessorato e il suo staff. Ricorderemo per sempre Delia, la sua dolcezza, la sua umanità e la sua professionalità. Le nostre più sentite condoglianze arrivino alla famiglia e alla sorella Antonella".

Il suo ‘Romanzo in bianco e nero' è stato candidato al Premio Strega 2019, proposto dall'editore Diego Guida. Dedicato al cinema e a Vittorio De Sica, queste le motivazioni della candidatura del romanzo di Morea: "Una scrittura fluida, a tratti cronachistica, dai contenuti profondi, ricordando le sceneggiature di una grande stagione del cinema italiano, Delia Morea racconta una storia di amore e amicizia, vita e morte, all’ombra della grande Storia d’Italia. La vicenda si svolge a Roma nel ventennio fascista scandito dalle leggi razziali e negli anni ‘70 del Novecento: delusioni, dolorose separazioni, assenze, scomparse. Il libro è anche un sentito omaggio al cinema italiano, ad alcuni dei suoi maestri".

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