Ad oggi la sola provincia di Napoli ha 422mila persone (164mila famiglie) col Reddito di cittadinanza
A Napoli nella sua vasta provincia, costituita da 92 comuni, circa 3,2 milioni di persone, ci sono oltre 400mila persone (422.085 per la precisione) la cui vita dipende dal Reddito di cittadinanza.
Quella partenopea è infatti in Italia la provincia con più beneficiari del sussidio per famiglie indigenti, 164.352 nuclei familiari che ne hanno fatto richiesta. Tanto per dare un termine di paragone, i beneficiari Rdc di Napoli sfiorano quelli di tutta la Lombardia, del Piemonte e del Veneto nel complesso (165.382).
I dati emergono dall'Osservatorio Inps sul Reddito di cittadinanza: sono 755.616 su 1,16 milioni le famiglie beneficiarie di Rdc residenti al Sud con una percentuale sul totale del 65%. secondo il quale le persone coinvolte sono 1.718.636 mentre l'importo medio dell'assegno per queste famiglie è di 583,11 euro.
Al Nord le famiglie con il sussidio sono 232.473 per 423.988 persone coinvolte e un assegno medio di 478,83 euro. Al Centro le famiglie con il Reddito sono 174.075 per 327.391 persone coinvolte e un assegno medio di 511,53 euro.
E mentre ieri il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi si mostrava preoccupato per la rimodulazione, preludio ad una cancellazione del sussidio, annunciata dal governo guidato da Giorgia Meloni, oggi il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca è tornato sull'argomento.
De Luca è da sempre contrario al Reddito di cittadinanza. Ma ha probabilmente cambiato parzialmente idea, stando alle parole di oggi:
Il tema del reddito di cittadinanza è stato affrontato in maniera assolutamente sbagliata e ideologica. La sensazione è che si immagina di assorbire quelle risorse per spalmarle sul piano nazionale ancora una volta, e questo è inaccettabile.
Un conto è la lotta al parassitismo e agli imbroglioni, un altro conto è privare di un sostegno la povera gente.
C'è stata una discussione molto ideologica sul reddito di cittadinanza; tutte le forze politiche hanno detto che la misura andava corretta, distinguendo le aree di povertà, le famiglie con disabili, le persone che non possono andare a lavorare e questo fa parte di un compito doveroso dello Stato di aiuto alla povera gente.Ma per quanto riguarda i giovani che percepiscono il reddito, tutti hanno detto che occorreva portare delle modifiche, tranne Fratelli d'Italia che proponeva l'eliminazione del reddito.