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Ad Avellino eletta Nargi, l’ex sindaco Festa dai domiciliari saluta e festeggia alla finestra

L’ex sindaco Festa ai domiciliari ha salutato gli elettori e poi ha disegnato, commosso, un cuore con le mani.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Gianluca Festa, ex sindaco di Avellino
Gianluca Festa, ex sindaco di Avellino

L'ex sindaco di Avellino, Gianluca Festa, agli arresti domiciliari, saluta e festeggia la vittoria della sua ex vice Laura Nargi, eletta primo cittadino al ballottaggio. Ai supporters della candidata che, , appena ricevuta la notizia, sono andati a festeggiare con i fuochi di artificio sotto l'abitazione di Festa, l'ex sindaco, visibilmente commosso ed emozionato alla finestra – che è rimasta rigorosamente chiusa – ha risposto con saluti e disegnando un cuore con le mani.

Anche Nargi risulta indagata a piede libero nell'ambito della stessa inchiesta "Dolce Vita", con l'accusa di associazione a delinquere. Dopo aver presentato ricorso al tribunale delle Libertà per ottenere il dissequestro del suo cellulare e del pc, acquisiti dai carabinieri dopo la perquisizione nella sua abitazione, Nargi ha deciso di rinunciare al Riesame e quindi alla restituzione dei dispositivi, per poter proseguire nella sua corsa che l'ha portata alla fine a diventare sindaca.

Ribaltato il risultato del primo turno

Nargi è la prima sindaca della storia del comune irpino, ha vinto al ballottaggio, contro Antonio Gèngaro, candidato Pd, M5S, Avs e civiche, ribaltando il risultato del primo turno. Nargi, 40 anni, una laurea in Giurisprudenza, al ballottaggio ha raccolto 12.501 voti, pari al 51,8%, superando così Gengaro, che si è fermato al 48,2%. Il nuovo sindaco della città irpina (unico capoluogo di provincia al voto in Campania) era scesa in campo con tre liste ‘Davvero Avellino', ‘Siamo Avellino' e ‘W la liberta". Al primo turno aveva preso il 32,49%, mentre Gengaro aveva totalizzato il 36,98%. Non è bastato a Gengaro la discesa ad Avellino dei leader Pd e M5S Elly Schlein e Giuseppe Conte.

La vittoria di Nargi al ballottaggio è arrivata così a sorpresa. A pesare probabilmente i voti degli altri sfidanti sindaci che non hanno raggiunto il ballottaggio. In lizza c'erano Rino Genovese, giornalista Rai, (Moderati e Riformisti Avellino, Forza Avellino, Patto civico Avellino, La Rondine, Cittadini in Movimento) che aveva raccolto il 21,86% dei consensi, Modestino Maria Iandoli (Fratelli d'Italia) il 4,28%, Aldo D'Andrea (Unità Popolare) il 2,35%, Gennaro Romei (Udc) l'1,29% ed infine Vittorio Boccieri (Paf – Progetto Avellino Futura) lo 0,75% dei voti.

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