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Ad Afragola una fiaccolata per Raffaele Vergara, il 20enne morto mentre lavorava in fabbrica

La fiaccolata si terrà nella serata di lunedì 24 luglio ad Afragola. Raffaele Vergara, 20 anni, è morto in fabbrica a Frattamaggiore, incastrato in una macina.
A cura di Valerio Papadia
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Tanto dolore e tante domande ancora senza risposta per la morte di Raffaele Vergara, il ragazzo di soli 20 anni che, lo scorso 19 luglio, è morto mentre lavorava in fabbrica a Frattamaggiore, nella provincia di Napoli, incastrato in una macchina adibita alla macinazione delle spezie. Mentre a Crispano, cittadina nella quale il ragazzo viveva, il sindaco ha reso nota la volontà di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali, nella vicina Afragola, nella serata di lunedì 24 luglio, si terrà una fiaccolata in memoria di Raffaele: il corteo partirà alle 18.30 dalla centrale piazza Municipio e si concluderà con un momento di raccoglimento in piazza Gianturco.

A dare notizia della fiaccolata è il consigliere comunale di Afragola Antonio Iazzetta: "La marcia è stata proposta dal Collettivo degli studenti del Brunelleschi di Afragola che, ancora una volta, dimostra quanto sia pronto a fare la sua parte per tenere alta l'attenzione su temi importanti. Hanno già aderito tante associazioni, rappresentanti politici e istituzionali. Tutti uniti per chiedere maggiore sicurezza sul lavoro perché non bisogna solo dire che non si può morire per lavoro, ma bisogna impegnarsi affinché non accada più".

"Sono certo che saranno presenti anche i Sindaci di Crispano, Afragola e Frattamaggiore, i tre comuni in cui ho auspicato che ci sia il lutto cittadino quando si terranno i funerali di Raffaele. Quando, nelle ore immediatamente successive, proposi che Afragola, Frattamaggiore e Crispano si unissero nel ricordo di Raffaele l'ho fatto perché credo che sia giusto rendere omaggio a un ragazzo che, seppur in contesti sociali difficili, provava a inseguire i suoi sogni e a realizzarsi onestamente. Un esempio positivo, da valorizzare. E anche perché l'unico modo per provare ad alleviare il dolore di chi gli voleva bene è quello di evitare che altri muoiano mentre lavorano" ha aggiunto Iazzetta.

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