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Acquedotto Napoli, approvati 5 bilanci dopo 6 anni: contenzioso da 600mila euro col Comune

Svolta all’Abc, l’acquedotto di Napoli: approvati 5 bilanci sospesi da 6 anni, bloccati da un lungo braccio di ferro sul dare e avere con il Comune di Napoli, che controlla la società. Conciliate partite per oltre 80milioni di euro, ma resta un contenzioso col Municipio da quasi 600mila euro. Per molti anni, infatti, l’Abc ha erogato dei servizi che però non sono stati riconosciuti dal Comune. Entro il 30 settembre Abc dovrà presentare il nuovo programma per il contratto di servizio dove saranno definiti tutti i compiti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Svolta all'Abc, l'acquedotto di Napoli: approvati 5 bilanci sospesi da 6 anni, bloccati da un lungo braccio di ferro sul dare e avere con il Comune di Napoli, che controlla la società. Conciliate partite per oltre 80milioni di euro, ma resta un contenzioso col Municipio da quasi 600mila euro. Per molti anni, infatti, l'Abc ha erogato dei servizi che però non sono stati riconosciuti dal Comune. Dopo lunga trattativa, l'azienda speciale dell'acqua pubblica (ex Arin) ha approvato in un colpo solo i rendiconti degli anni 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018, riconosciuti anche dal Comune con delibera di giunta 290 del 6 agosto scorso che dovrà essere approvata anche dal Consiglio Comunale, perché ulteriori ritardi avrebbero rischiato di compromettere i rapporti con gli istituti di credito. Quasi tutte le divergenze sono state risolte, tranne 600mila euro circa, che pure dovranno trovare soluzione. Entro il 30 settembre Abc dovrà presentare il nuovo programma per il contratto di servizio dove saranno definiti tutti i compiti e anche il budget per i prossimi tre anni. Tra le conseguenze dell'approvazione dei bilanci, che erano congelati da 6 anni, ci potrebbe essere adesso anche lo sblocco dei premi per i dipendenti, tra cui anche una percentuale sugli utili maturati dall'azienda in questi anni.

Abc, contenzioso col Comune

L'ex Arin si è trasformata in Abc nel 2012. Dal 2014, però, i bilanci della nuova azienda speciale sono rimasti bloccati a causa di un disallineamento con i conti del Comune. Alcuni servizi erogati, infatti, non erano riconosciuti. “Di particolare rilievo – è scritto in delibera – è emerso il caso dei disallineamenti contabili tra i residui passivi del Comune di Napoli e i crediti di Abc, stigmatizzato dai revisori dei conti nella relazione sul bilancio consolidato 2018, approvata il 19 novembre 2019”. Approvati i 5 bilanci, adesso tutte le poste non ancora definite saranno regolate nel nuovo contratto di servizio che dovrà essere redatto entro il 30 settembre e presentato assieme al budget economico triennale.

Il riallineamento dei conti in questi mesi ha interessato Abc, “attraverso un fondo svalutazione crediti di 19 milioni e la stipula di un accordo transattivo da 17 milioni con riconoscimento di debito fuori bilancio per le spese di gestione degli impianti di fognatura di Coroglio e San Giovanni a Teduccio”. E dall'altro lato il Comune “attraverso l'accantonamento nel rendiconto 2019 a fondo passività potenziali di 24 milioni di euro, di cui 21 milioni per il 2018 e anni precedenti”.

Nel bilancio 2018 Abc riporta crediti verso il Comune per 84,5 milioni, al netto del fondo svalutazione di 19 milioni. Viene anche riconosciuta una buona solidità patrimoniale e finanziaria dell'azienda speciale. Mentre il Comune ha riconosciuto crediti per 83,9 milioni (di cui 29 milioni per consumi idrici, 7,9 per consumi idrici a forfait, 12,4 milioni per adeguamento tariffario, 8 milioni per la ripartizione delle spese incasso, 18,3 milioni per impianti Coroglio e San Giovanni, 1,6 per impianto Bagnoli, 1,4 per la manutenzione delle fontane e 5,2 milioni per l'Iva anticipata”.

Il buco di 600mila euro

Restano però delle partite disallineate per quasi 600mila euro: “le poste disallineate controverse oggetto di contenzioso sono in ogni caso tali da garantire il rispetto sostanziale del principio di copertura finanziaria della spesa e idonee ad assicurare la quasi totale corrispondenza dell'aggregato delle poste reciproche di segno opposto necessaria al corretto consolidamento dei conti, risolvendosi in un disallineamento di 574.969 euro”. L'approvazione dei bilanci non comporta accettazione delle suddette partite la cui definizione sarà demandata ai dirigenti.

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