Accoltellato dalla madre a Cavalleggeri, 23enne inventa una rapina: “È stato uno straniero per strada”
Aveva raccontato di essere stato ferito da uno sconosciuto, che lo aveva afferrato alle spalle e lo aveva accoltellato per rapinarlo; aggressione avvenuta per strada, in un'affollata domenica mattina. Nessuno, però, aveva visto nulla, e niente era arrivato nemmeno dalle registrazioni delle telecamere. Il motivo? Non l'omertà, ma il fatto che fosse tutto inventato: era una versione di comodo per non dire che a sferrargli quella coltellata era stata la madre.
Storia ricostruita dai carabinieri, che hanno fatto chiarezza sul ferimento di un 23enne, che domenica scorsa, 12 febbraio, era arrivato al Pronto Soccorso con un taglio a un braccio. Il ragazzo, residente nel rione Cavalleggeri, nella periferia Ovest di Napoli, prima ai sanitari e poi ai militari aveva raccontato una versione confusa, parlando di un tentativo di rapina da parte di uno straniero, un nordafricano che aveva visto bene e poteva descrivere. Aveva indicato tempo e luogo: via Cavalleggeri d'Aosta, strada principale praticamente sempre affollata e in particolar modo di domenica mattina. I militari avevano quindi acquisito le registrazioni delle telecamere di sorveglianza, alcune delle quali installate a pochi passi dal punto.
Hanno analizzato ore di immagini ma senza trovare traccia dell'uomo descritto e nemmeno i negozianti, a quell'ora al lavoro, sembravano essersi accorti di nulla. Il giovane è stato quindi convocato e gli sono stati chiesti i dettagli precisi di quell'aggressione. Il 23enne ha più volte ripetuto il racconto, ma ogni volta qualche dettaglio cambiava. E alla fine ha ceduto: non c'era nessuno straniero, nessuna rapina, aveva inventato tutto per non mettere nei guai la madre, che lo aveva ferito durante una discussione scoppiata in casa quella mattina. Per il giovane è scattata la denuncia per simulazione di reato.