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Accoltella poliziotto e viene ucciso a Napoli, la madre di Ementato: “Vedeva il diavolo”

La madre di Mario Ementato, il 29enne ucciso da un poliziotto dopo aver ferito la donna e un agente a Napoli: “Faceva uso di droghe, vedeva il diavolo”.
A cura di Nico Falco
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Sarebbe stato in preda alle allucinazioni, forse dovute all'assunzione di stupefacenti, Mario Ementato, il 29enne che ieri sera è stato ucciso da un poliziotto dopo che aveva ferito la madre in casa e un agente nel commissariato Vicaria-Mercato, nel centro di Napoli. A dirlo è la stessa donna, secondo la quale il ragazzo era ormai irriconoscibile per il continuo uso di droga e "vedeva i demoni".

Accoltella la madre e un poliziotto, 29enne ucciso da agente

Ieri sera Ementato ha prima aggredito la madre con delle forbici e poi ha seguito il compagno della donna, un uomo di origine tunisina, che era andato in commissariato per denunciarlo. Lì il 29enne gli si è avventato contro e ha ingaggiato una colluttazione con un poliziotto che ha tentato di disarmarlo; ha ferito l'agente con un colpo di forbici e, quando stava per scagliare un altro fendente, questa volta diretto alla gola, un secondo poliziotto ha sparato, un unico proiettile che lo ha colpito alle gambe.

Trasportato al Pronto Soccorso del Pellegrini, Ementato è deceduto poco dopo, verosimilmente per una lesione dell'arteria femorale. Il corpo è stato sequestrato e verrà sottoposto all'autopsia. L'agente che ha premuto il grilletto è indagato per omicidio colposo; si tratta, in questa fase delle indagini, di un atto dovuto, per consentirgli di nominare un legale e un perito di parte che parteciperà all'esame autoptico.

La madre di Mario Ementato: "Vedeva i demoni"

Intervistata da TgCom la madre di Ementato, Patrizia Ragosta, casalinga di 52 anni, ha mostrato la medicazione sul braccio, dove è stata ferita dal figlio. "Mio figlio vedeva il diavolo – ha detto – perché faceva abuso di stupefacenti, non era più lui". Raccontando dell'aggressione della sera prima, ha aggiunto: "Ci ha colpito entrambi con delle forbici, perché diceva che vedeva dei demoni. Ho aperto la porta e ho fatto scappare il mio compagno".

L'uomo è andato quindi verso il commissariato, ma il 29enne lo ha seguito e ha tentato di colpire anche lui alla gola, per poi aggredire anche i poliziotti. "Mio figlio ha sbagliato, deve pagare – conclude la donna – però non deve morire. Voglio giustizia".

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