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Abusi sessuali sulle pazienti, per cardiologo di Pompei divieto di visitare le donne

Misura interdittiva per un cardiologo dell’Asl di Pompei: accusato di abusi sessuali sulle pazienti, per 12 mesi non potrà visitare donne.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Potrà continuare ad esercitare la professione medica, ma per 12 mesi non potrà visitare donne. È quanto disposto dal Tribunale di Torre Annunziata nei confronti di un cardiologo di Pompei, in provincia di Napoli, al centro di una inchiesta per abusi sessuali sulle pazienti: il professionista, approfittando del suo ruolo, avrebbe palpeggiato le pazienti. L'indagine nasce dalla denuncia di una donna, che aveva riferito di essere stata toccata in modo inappropriato e molestata durante una visita medica effettuata in una struttura pubblica.

La misura interdittiva del Tribunale è arrivata al termine degli accertamenti della Polizia di Stato, che dal 2021 ha monitorato il medico mentre era in servizio nell'azienda sanitaria locale, anche con intercettazioni audio-video, e ha raccolto le dichiarazioni di diverse pazienti. Secondo quanto verificato dai poliziotti, durante diverse visite ci sarebbero stati palpeggiamenti del seno, dell'inguine, in altre zone intime delle pazienti, e lo strusciamento dei genitali dell'uomo contro parti del corpo delle vittime, tutto mascherato come normali movimenti per effettuare le diagnosi.

Alcune delle pazienti non si erano nemmeno rese conto delle molestie, convinte che facessero realmente parte delle visite. Secondo il gip che ha firmato la misura il cardiologo ha agito sfruttando la posizione di inferiorità psicologica delle vittime. I filmati registrati dai poliziotti sono stati fatti esaminare anche da un altro professionista, che in quelle immagini ha evidenziato la scorrettezza professionale e deontologica dell'uomo e ha sottolineato che compiva manovre che non avevano alcuna valenza diagnostica. Secondo il gip, i reati sono stati commessi "con spregiudicatezza e abilità" e l'indagato "considera i suoi pazienti una sorta di personale riserva di caccia sulla quale dare sfogo alle sue pulsioni sessuali".

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