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Abusi edilizi sull’isola Li Galli, la Procura: “Costruito resort di lusso”. Scatta il sequestro

Un ormeggio, un’area benessere e strutture di collegamento sono state sequestrate sull’isola “Li Galli”, di fronte a Positano: era tutto abusivo.
A cura di Nico Falco
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L'arcipelago Li Galli (foto da Google Earth)
L'arcipelago Li Galli (foto da Google Earth)

La Guardia di Finanza di Salerno ha sequestrato per reati urbanistici ed ambientali una costruzione destinata ad area benessere, un ormeggio per le imbarcazioni, passerelle, dissalatore e generatori, che erano stati costruiti senza autorizzazioni sull'isola Gallo Lungo, dell'arcipelago de' "Li Galli", di fronte al comune di Positano, in provincia di Salerno. Per gli inquirenti, secondo i quali si configura il reato di lottizzazione abusiva, sull'isola de "Li Galli" sarebbe stato realizzato "un vero e proprio resort di lusso", così viene definito nella nota.

Il provvedimento di sequestro preventivo, eseguito dai militari della Sezione Operativa Navale lo scorso 4 dicembre, riguarda un "corpo di fabbrica destinato ad area benessere nonché l'attacco per l'ormeggio natanti, le passerelle di collegamento ed il locale dissalatore e generatori e dei terreni su cui insistono" ed è stato emesso dal gip del Tribunale di Salerno in parziale accoglimento della richiesta della Procura della Repubblica, secondo cui si trattava di opere realizzate per il funzionamento di manufatti le cui nuove volumetrie non appaiono particolarmente significative. In particolare, gli inquirenti contestano:

la modifica dello strutturale assetto urbanistico dell'isola, dei ruderi di origine romana e delle unità abitative ivi insistenti, non condonati, gravati da vincolo archeologico paesaggistico e monumentale, con conseguente notevole aggravio del carico urbanistico, tale da assumere la conformazione di un vero e proprio resort di lusso, pubblicizzato sui siti specializzati, composto da svariate ed autonome unità abitative ognuna delle quali dotata di piscina, da un eliporto, da un locale ristorante, da un locale centro benessere da strade di collegamento percorribili con minicar elettriche e da una chiesa, il tutto senza che gli uffici pubblici competenti fossero stati richiesti di permessi ed autorizzazioni.

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