Abusa per 6 anni del figlio piccolo di amici in cambio di videogiochi, arrestato a Procida
Gli abusi sarebbero cominciati nel 2014, quando il piccolo aveva appena 7 anni. Sarebbero avvenuti nella sua abitazione, o durante le vacanze estive, convincendo il ragazzino a suon di regali, tra videogiochi e magliette. Fin quando i genitori del bimbo, messi in allarme dal malessere del figlio, non si sono rivolti alle forze dell'ordine: in manette è finito l'amico di famiglia, un 51enne di Procida, in provincia di Napoli.
L'uomo è stato arrestato ed è stato rinchiuso nel carcere di Poggioreale; è ritenuto gravemente indiziato del reato di violenza sessuale aggravata nei confronti di un minore. A ricostruire la vicenda, i carabinieri della stazione di Grumo Nevano, coordinati dalla Procura di Bari. Gli abusi, secondo le indagini, erano partiti nel 2014, quando il bambino aveva 7 anni, ed erano andate avanti fino al 2020, quando la vittima ne aveva quindi 13. L'uomo arrestato è un amico dei genitori, una persona di fiducia che con la famiglia avrebbe trascorso le vacanze in più occasioni; proprio in quelle circostanze sarebbero avvenuti gli abusi: a Grumo Nevano, ad Alberobello, ad Ascoli Piceno e a Trieste.
Le indagini erano state avviate in seguito alla denuncia dei genitori, che avevano notato dei cambiamenti nel figlio. Il piccolo è stato ascoltato da personale specializzato ed è riuscito a raccontare quello che gli stava accadendo: il 51enne, ha riferito, aveva più volte approfittato dei momenti in cui erano rimasti da soli per abusare di lui, promettendogli in cambio dei regali. Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Bari, è stato eseguito dai militari di Grumo Nevano a Procida col supporto dei carabinieri della stazione locale.