Abiti di marca a prezzo stracciato venduti in casa da mamma e figlio. Ma non si sa da dove provenivano
Da dove venivano tailleur, giacche da donna, completi da uomo, cappotti e piumini, tutti di grandi griffe italiane e straniere, tutti con tagliandino, nuovi di zecca? I carabinieri della stazione napoletana di Poggioreale che si sono trovati davanti l'atelier improvvisato a Ponticelli, zona Orientale, non si sono dati una risposta.
E nel frattempo hanno denunciato mamma 51enne e figlio di 32 anni per ricettazione. I due, entrambi del quartiere e già noti alle forze dell’ordine avevano allestito nel loro appartamento nella strada Comunale Maranda un vero e proprio negozio di moda prêt-à-porter.
In vendita a prezzi stracciati capi d’abbigliamento la cui origine non è stata documentata. Nell’atelier improvvisato sono stati contati – e ovviamente sottoposti a sequestro – ben 758 capi di marche varie. Trovata anche una macchinetta antitaccheggio, ovvero quelle usate dai negozi che danno la possibilità di inserire e rimuovere i talloncini di sicurezza dai capi e impediscono (o quanto meno rendono molto difficile) il furto.
Nel negozio abusivo mamma e figlio avevano ricavato addirittura un piccolo camerino con divanetto e pannello in legno per garantire la privacy ai clienti. Lo stock di merce – informa una nota dei militari – è stato sequestrato e sarà sottoposto ad accertamenti sulla loro origine.