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A Secondigliano scoperti i nascondigli dei clan: sequestrate pistole e mitragliette

Blitz dei carabinieri nel quartiere settentrionale di Napoli: le armi sono state sottoposte a mirate indagini per verificare se siano state utilizzate in fatti di sangue.
A cura di Valerio Papadia
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Una operazione a largo raggio, quella effettuata dai carabinieri a Secondigliano, quartiere della periferia settentrionale di Napoli, per colpire la criminalità organizzata. Ad entrare in azione sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo, unitamente a quelli della compagnia Stella: i militari dell'Arma hanno effettuato così diverse perquisizioni sia domiciliari che nelle aree comuni degli edifici, con particolare riferimento a via Vanella Grassi. Alle operazioni hanno partecipato anche i vigili del fuoco, che hanno avuto il compito di abbattere qualsiasi ostacolo.

I carabinieri hanno così deciso di perquisire un appartamento completamente disabitato, in cui però c'erano i segni di recenti lavori: su una parete, infatti, c'erano evidenti tracce di stucco. I vigili del fuoco hanno provveduto ad abbattere parte della parete, rivelando una intercapedine nella quale era nascosto un borsone: al suo interno, i militari dell'Arma hanno rinvenuto una mitraglietta calibro 9×19 di fabbricazione argentina con matricola abrasa, una pistola Mauser semiautomatica calibro 7,65 con matricola abrasa e un revolver Smith & Wesson calibro 28, anche questa con matricola abrasa. Inoltre, nel borsone vi erano anche 57 cartucce di vario calibro.

Le armi, dopo essere state sequestrate, verranno sottoposte ad appositi accertamenti dattiloscopici, balistici e biologici per verificare un loro eventuale utilizzo in recenti fatti di sangue o altri delitti.

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