Il crollo alla Vela Celeste di Scampia

A Scampia occupata la sede dell’Università Federico II: liti e tensione altissima dopo il crollo alla Vela Celeste

Gli sfollati della Vela Celeste poco dopo le ore 14 hanno occupato la sede dell’Università a Scampia.
A cura di Cir. Pel.
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La tensione a Scampia dopo il crollo di ieri notte alla Vela Celeste, la morte di due persone e il ferimento di altre, una parte dei quali bambini (2 sono gravi), sta salendo in maniera preoccupante. Occupata la sede dell'Università Federico II di Napoli, Scienze infermieristiche: circa 150 persone sono entrate nella struttura e non vogliono muoversi finquando non sarà chiarito dove dormiranno stanotte. Il problema è anche che oggi, con 30 gradi, sotto il sole, le tende allestite in zona sono diventate un forno invivibile. Durante questa fase per motivi ancora tutti da capire, è nata anche una lite tra residenti stessi, è volato qualche schiaffo. Le forze dell'ordine hanno diviso i litiganti e riportato una, relativa, calma.

Poco prima delle 14.30 gli abitanti della Vela Celeste a Scampia, avevano abbandonato il tendone che è stato allestito dalla Protezione Civile. Attendono notizie dalla riunione in Prefettura dove verrà deciso e comunicato se e quanti cittadini potranno tornare nelle loro case nella Vela Celeste e chi invece andrà a dormire in altre strutture a partire dalle palestre di alcune scuole di Napoli.

Il prefetto di Napoli Michele Di Bari ammette: «Ci sono  le verifiche in corso. Dalle verifiche in corso sta venendo fuori un quadro che, per alcuni versi, probabilmente non consentirà il rientro di alcune persone. In ragione di tutto ciò, stiamo predisponendo tutte le strutture per l'accoglienza già da questa sera». Il Comune ha messo a disposizione le palestre scolastiche di Scampia. «Stiamo fornendo pasti, c'è l'acqua, sono state già individuate almeno quattro o cinque strutture che possono accogliere dalle tre dalle 300 alle 400 persone», dice il prefetto.

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