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A Salerno lo sbarco della Geo Barents: “Ci sono donne e bambini vittime di abusi in Libia”

A Salerno sono sbarcati i 99 migranti salvati dalla Geo Barents, la metà sono minori: “Hanno tutti subito violenze e soprusi in Libia”, spiegano i soccorittori.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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I migranti sbarcati a Salerno. Foto Facebook / Vincenzo Napoli sindaco di Salerno
I migranti sbarcati a Salerno. Foto Facebook / Vincenzo Napoli sindaco di Salerno

Sono sbarcati sani e salvi a Salerno i 99 migranti salvati dalla nave Geo Barents al largo delle coste libiche: si tratta di 34 uomini, 12 donne, 41 bambini e 12 bambine, di cui 37 non accompagnati. E tutti in condizioni molto difficili. Alcuni non riuscivano quasi a scendere le scale, altri osservavano intimoriti l'avvicinarsi di mediatori e forze nell'ordine: negli occhi di tutti, e in particolare quello dei bambini, la paura per quello che hanno passato e la speranza di un futuro migliore. La macchina dell'accoglienza era stata preparata già da ieri: i minori di 14 anni resteranno tra Salerno e provincia, gli altri verrano ridistribuiti negli altri centri d'accoglienza campani. Tra loro ci sono anche tre donne in stato di gravidanza, oltre a neonati di pochi mesi. Arrivano per lo più dalla Costa d'Avorio, dalla Guinea e dal Burkina Faso, ma anche da paesi lontani come la Somalia, nel corno d'Africa, e addirittura il Pakistan. E ci sono anche i profughi dalla Siria, nazione alle porte dell'Europa dilaniata ormai dalla guerra civile da più di dieci anni.

"C'erano tantissimi bambini, molti dei quali non accompagnati, sulla nave Geo Barents attraccata stamattina al porto di Salerno con 99 migranti", ha spiegato sui social il sindaco Vincenzo Napoli, "Dalle prime informazioni raccolte, la stragrande maggioranza, tra cui donne e bambini, hanno subito soprusi e violenze fisiche e psicologiche di ogni tipo. È una tragedia immane. Come Amministrazione comunale mettiamo in campo sostegno e percorsi per seguire queste persone che, dopo l'inferno subito, arrivano nel nostro Paese con la speranza di un futuro migliore", ha concluso il primo cittadino salernitano. Il salvataggio non è stato facile: come raccontato anche da Fulvia Conte, responsabile per la ricerca e il soccorso di Medici Senza Frontiere, il salvataggio era stato "ostacolato da una motovedetta che veniva dalla Libia che è intervenuta, durante il soccorso, causando la caduta in acqua di più di trenta persone". Fortunatamente, sono stati tutti recuperati. "Tutte le persone che sono a bordo hanno subito situazioni allucinanti in Libia, anche alcuni minori hanno subito delle violenze, degli abusi, delle torture e delle violenze fisiche e psicologiche oltre che a violenze di tipo sessuale", ha aggiunto ancora Conte.

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