A Salerno la pizzeria riapre contro la zona rossa: ristoratori mascherati da De Luca e Draghi

La maschera dell'ex sindaco e ora governatore della Campania Vincenzo De Luca, del premier Mario Draghi, del ministro della Salute Roberto Speranza e le serrande riaperte, per provocazione, col forno acceso e la pizza in caldo. Così ieri è andata in scena la protesta di circa 40 ristoratori di Salerno che si sono ritrovati ieri sera alla pizzeria Macina Pietra di corso Garibaldi . È arrivata la polizia che ha identificato tutti per presunta violazione delle normative anti-Covid (molti avevano la mascherina abbassata).
Oggi in piazza invece scende Confesercenti che in piazza Amendola, dalle 10.30 alle 12 terrà un sit-in di protesta. Subito dopo, consegnerà al prefetto di Salerno un documento condiviso dalla rete dell'associazione di categoria a tutela delle piccole e medie imprese di tutti i settori. Per Confesercenti, "occorre accelerare con il vaccino anti-Covid, ma per le imprese non basta". "Il sit-in di stamattina serve a far capire che bisogna fare meglio e di più, non bisogna illudere i commercianti, gli imprenditori con i paroloni, i ristori, i sostegni e, poi, far arrivare loro le briciole".
Ieri pomeriggio invece era stata la volta della Confederazione Nazionale dell'Artigianato (CNA) di Salerno: gli artigiani del settore Benessere e Sanità della Cna, ovvero parrucchieri, barbieri, centri benessere, wellness ed estetisti, hanno aperto simbolicamente le proprie attività con le saracinesche alzate a metà, e hanno affisso una locandina a lutto per segnalare con un gesto forte la difficoltà e la disperazione delle aziende e dei lavoratori fermi da settimane, nonostante investimenti ingenti per garantire sicurezza ai clienti.