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Guerra in Ucraina

A Pompei in 20mila per la supplica alla Madonna: in preghiera per la pace in Ucraina

L’omelia del Cardinale coreano Lazzaro You Heung-sik: “Dio, Ti prego, ferma la guerra”. Anche Papa Francesco si è unito alla supplica.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Pompei oltre 20mila fedeli si sono riuniti questa mattina nella piazza del Santuario Pontificio per la Supplica alla Beata Vergine del Santo Rosario. Alle ore 12,00, le chiese cattoliche di tutta la terra si sono unite in preghiera per chiedere la pace in Ucraina, in quella che è stata definita "l'Ora del mondo". Una supplica alla quale ha preso parte anche Papa Francesco, durante l'Angelus recitato oggi a San Pietro. La cerimonia al Santuario di Pompei è stata celebrata dal Cardinale coreano Lazzaro You Heung-sik, Prefetto del Dicastero per il clero, che ha incentrato la sua omelia sul conflitto in atto tra Russia e Ucraina, pregando perché possa arrivare presto la pace e si eviti una guerra atomica. A mezzogiorno è stata recitata la preghiera composta da Bartolo Longo nel 1883. Oggi è iniziato anche il Cammino Giubilare Longhiano, evento organizzato in occasione del 150esimo anniversario dell’arrivo del Beato Bartolo Longo a Pompei. L'anno giubilare è iniziato ieri, 1 ottobre ottobre 2022 e terminerà il 31 ottobre 2023.

La supplica del cardinale: "Fermate la guerra"

Il rito è stato trasmesso in diretta da Tv2000 e Canale 21. La Santa Messa è iniziata alle 10,30. Alle 12, è stata recitata la preghiera composta da Bartolo Longo nel 1883. Il cardinale Lazzaro You Heung-sik nella sua omelia ha pregato per fermare la guerra in Ucraina: "Il giusto chiede ragione a Dio dell'iniquità – ha detto l'alto prelato – e della violenza del mondo: perché tutto questo, perché il male, perché la guerra?". "E così noi, oggi, possiamo chiedere: perché questa guerra fratricida in Ucraina? Perché la guerra in Siria e in tanti altri posti? Perché tanta ingiustizia nel mondo, tanta povertà, tanta fame? Perché il rischio di un conflitto atomico? Fino a quando, Signore, implorerò aiuto e non ascolti?".

"Ecco, soccombe colui che non ha l'animo retto – ha concluso il cardinale – mentre il giusto vivrà per la sua fede, gli promette il Signore. Non vediamo forse oggi la stessa prepotenza, la stessa violenza, la stessa ingiustizia? Non stanchiamoci di pregare per la pace, come ci esorta spesso Papa Francesco, per un'economia che non uccide, per un dialogo senza riserve e perché la fraternità non abbia confini. È la stessa fede che ha dato forza e linfa vitale all'opera di Bartolo Longo, fondatore del Santuario e delle sue Opere di carità".

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